E’ stato uno dei principali artefici della rinascita di Roma e Lazio: e oggi giudica in modo molto positivo le operazioni di mercato dei due club
Dopo la sosta per le gare delle nazionali, riprenderà la preparazione in vista del prossimo turno: la quarta giornata di serie A porterà le due squadre capitoline a confrontarsi con due club protagonisti di una buona partenza in campionato. La Roma sarà impegnata a Marassi contro il Genoa di Gilardino, che nella prima giornata ha fermato l’Inter di Simone Inzaghi; la Lazio ospiterà il Verona. Una sfida molto sentita per Baroni, che affronterà la sua ex squadra.
I due club capitolini arrivano a questo doppio confronto dopo un inizio di stagione particolare: la Roma ha collezionato solo due punti (frutto di due 0-0, contro Cagliari e Juventus e della sconfitta casalinga contro l’Empoli) in campionato; la Lazio è a quota quattro, grazie al successo con il Venezia all’esordio e al pareggio con il Milan prima della sosta. In mezzo la sconfitta di Udine. De Rossi e Baroni dovranno fare i conti con le condizioni fisiche dei propri calciatori, di ritorno dagli impegni con le nazionali.
Il tecnico giallorosso dovrà valutare molto attentamente sia Dovbyk (rientrato anzitempo dal ritiro dell’Ucraina), che Lorenzo Pellegrini, costretto a fermarsi per un problema, dopo il primo tempo di Francia-Italia. Baroni riabbraccerà il Taty Castellanos a soli tre giorni dalla sfida con il Verona, dopo il rientro dall’Argentina. Il centravanti della Lazio ha esordito nella Celeste, giocando al fianco di Paulo Dybala. L’attaccante della Roma è stato protagonista di una lunga telenovela estiva, che si è conclusa con la permanenza nella capitale. “Come l’ho vissuta? Esattamente come va interpretata: un atto di amore e di grande generosità verso una città grande e una società importante come la Roma, con una tifoseria straordinaria”, ha dichiarato ai microfoni di Tuttosport Walter Sabatini in una lunga intervista.
Walter Sabatini promuove il mercato di Roma e Lazio
Il dirigente ha lavorato con entrambi i club capitolini. E’ stato al fianco del presidente Claudio Lotito alla Lazio dal 2004 al 2008, aiutandolo nei suoi primi anni alla guida del club biancoceleste e ricoprendo il ruolo di Direttore Sportivo. Dal 2011 al 2016 è stato invece il diesse della Roma . Secondo Sabatini, “la Roma ha tanta qualità e Dybala fa la differenza”, mentre “la Lazio di Fabiani ha fatto un ottimo mercato, lavorando veramente bene”.
La scelta di Dybala può spostare gli equilibri. “Dybala in Argentina rappresenta qualcosa, ha pure indossato la maglia numero 10: continuerà a rappresentare qualcosa finché resterà in un campionato importante. Certo, la Saudi League sta molto migliorando, però ha frenato un po’ gli investimenti e la diaspora rallenterà: Dybala ha fatto una cosa molto importante per la sua crescita anche umana ed è una decisione difficilissima. Perché un conto è parlare, un altro è rinunciare a tutti quei soldi”. Ma la Roma non è solo Dybala. “Certo, fa la differenza. Va dato atto alla Roma che negli ultimi giorni di mercato ha aggiustato la squadra: Hummels, nonostante i 37 anni, ha un carisma che sposta gli equilibri. E ha preso Koné che secondo me è fortissimo: vince i duelli in mezzo al campo, è sempre elettrico. La Roma ha riequilibrato la rosa, pure con Saelemaekers che serviva parecchio in corsia: ha lavorato alla grande. E Soulé è la gioia del calcio: chiaro che deve adeguare il suo livello a quello che gli viene richiesto da una situazione diversa. Perché Roma è Roma: bisogna alzare l’asticella. Detto questo Soulé è un calciatore fantastico”.
“Soulè fantastico, Tavares scheggia impazzita”
Soulè ha scelto la Roma, lasciando la Juventus. Una decisione che potrebbe permettergli di crescere con maggior forza. “Il ragazzo doveva andare a giocare. Faccio un esempio: DaniOlmo. Quando è andato alla Dinamo Zagabria tanti avevano perplessità: io stesso ero a dir poco meravigliato. Poi ho capito che era una scelta giusta: ha giocato in Champions, da titolare in tutte le partite e si è trasformato come uomo e giocatore, acquisendo conoscenze e bagaglio tecnico. Anche Soulé poteva rimanere, ma ha preso una decisione per il suo futuro dopo l’esperienza a Frosinone: ora dovrà alzare il livello, perché Roma ti schiaccia se non sei all’altezza. Ma lui lo sarà, perché ha le stimmate del campione”.
Sabatini giudica poi il mercato della Lazio. Le operazioni di Lotito e Fabiani sono state aspramente criticate dalla tifoseria biancoceleste. “L’ho già detto, la Lazio ha fatto scelte giuste”, dichiara Sabatini, che promuove l’operato del direttore sportivo. “Fabiani ha lavorato veramente bene: ha preso giocatori di livello, Noslin, NunoTavares che è una scheggia incontrollabile, ha fatto tante belle cose, ha preso Dia che sarà un giocatore da 16 gol almeno, ha preso Tchaouna che è un ottimo giocatore sul quale potrà lavorare Baroni che è un tecnico che stimo. A me piace chi arriva dalla gavetta: lo definisco un metalmeccanico del calcio inteso assolutamente come un complimento, perché io ho il massimo rispetto per il lavoro manuale. Ricordo quando Pierino Prati, che è stato mio compagno per un anno a Roma e per me è stato un onore, sentiva alla 5 di mattina gli operai che andavano a lavorare alla Breda: si girava sul letto e diceva “che culo che gioco a calcio…”. Quindi massimo rispetto per chi lavora e rivedo in Baroni quella mentalità, quello spirito di sacrificio. Guardo la Lazio con ottimismo”.