La sperimentazione è finita ma nel giorno in cui doveva funzionare e cominciare a fare le contravvenzioni, il cervellone non è partito
Il giorno del black-out. La grande delusione è servita. Pensare che era finita la fase di sperimentazione e Cerbero, il nuovo sistema tecnologico promosso da Gualtieri per le multe, doveva diventare operativo nelle strade della Capitale, ma è andato in down.
E’ un sistema che serve per controllare le “leggerezze” e la sbadataggine di chi si mette al volante e multerà tutte le infrazioni al nuovo codice della strada. C’è stato del tempo per formare gli operatori all’uso di questo sistema che avrà in tutta capitale 20 dispositivi Cerbero che sono pronti e attivi dal 12 dicembre.
La nuova tecnologia è basata sull’utilizzo di una telecamera a doppia direzione che ha due punti di ripresa ma soprattutto le reti neurali per l’uso dell’intelligenza artificiale in grado di osservare, relazionare e soprattutto segnalare all’operatore di polizia municipale tutte le anomalie.
A circa un mese dalle telecamere mobili con intelligenza artificiale, Roma Capitale aveva avviato la sperimentazione anche se sono stati riscontrati diversi problemi tecnici proprio nel momento dell’elaborazione delle sanzioni.
Dal suo lancio in città, avvenuto il 19 novembre, la nuova tecnologia è stata impiegata per la gestione di attività per la rilevazione delle violazioni sulla sosta irregolare, sia per interrogare la banca dati della motorizzazione durante i controlli sulle revisioni e le assicurazioni dei veicoli, elaborando un numero impressionante di contravvenzioni che il sistema informatico,non riusciva a gestire totalmente. È stato riscontrato un errore di allineamento dati che avrebbe portato a verbali inseriti «secondo tempistiche non adeguate», ma che ora, informano dal Comando di polizia locale di Roma Capitale, è stato risolto.