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Rambaudi applaude la Lazio: “Atteggiamento giusto. E ora a Monaco…”

L’ex biancoceleste dopo il successo contro il Bayern nella gara d’andata: “La mia Lazio battè il Dortmund 1-0, ma in Germania venne recuperata. Ecco cosa devono fare i biancocelesti”

“La vera Lazio è questa. Ed è stato davvero un piacere vederla affrontare e battere il Bayern Monaco in questo modo. Ora però questa vittoria deve servire come punto di partenza e non come punto di arrivo”. Roberto Rambaudi, ex attaccante della Lazio e della Nazionale, commenta in esclusiva per Cityrumors.it, il successo dei biancocelesti contro il Bayern Monaco, nella gara d’andata degli Ottavi di finale di Champions League.

L’esultanza dei biancocelesti dopo il gol di Immobile al Bayern Monaco – Roma.Cityrumors.it

Gli uomini di Sarri hanno sconfitto i temibili tedeschi al termine di una gara quasi perfetta. Il Bayern non ha mai tirato verso lo specchio della porta: le uniche due occasioni concesse sono state quelle di Sanè (punizione che si è persa sul fondo) e Musiala (tiro sopra la traversa da buona posizione) nel primo tempo. Nella ripresa i biancocelesti hanno dominato la scena, segnando il gol del vantaggio con Ciro Immobile su calcio di rigore e sfiorando più volte il raddoppio: “E’ stata una Lazio bella, attenta e capace di saper esprimere il proprio gioco. Sono molto soddisfatto e spero che da adesso questa gara permetta alla Lazio di iniziare una nuova stagione. Con tante cose che non voglio più vedere”.

A cosa si riferisce?
“Basta con le dichiarazioni negative, con il pessimismo, con le lamentele per le tante partite ravvicinate. Adesso la squadra deve pensare in grande. La vittoria contro il Bayern deve essere da stimolo: se domani si giocasse in campionato, la Lazio vincerebbe sulle ali dell’entusiasmo. Ora bisogna guardare oltre”.

Può essere davvero la vittoria della svolta per i biancocelesti?
“Dall’inizio della stagione era difficile dare a questa Lazio una giusta connotazione: senza sapere chi fossero gli allenatori, bastava vedere una gara delle concorrenti per capire da chi fossero dirette. Se vedevi giocare l’Inter, con la sua ampiezza di gioco e i suoi cambi di direzioni, capivi subito che era la squadra di Simone Inzaghi. Se vedevi giocare il Milan, capivi che c’era l’intensità di Pioli, così come la Juve è stata la fotocopia della mentalità di Allegri. La Lazio no. E’ stata difficile collocarla in un contesto. Ma adesso le cose possono cambiare”.

Qual’è stato il segreto della vittoria contro il Bayern Monaco?
“La compattezza, la solidità, il riuscire a mantenere la concentrazione nel corso dei novanta minuti, la capacità di saper difendere e ripartire e lo stare in quindici metri. Sarri l’ha preparata molto bene e la squadra in campo ha risposto”.

Sui singoli?
“Lui Alberto ha regalato giocate e si è sacrificato, Immobile sta tornando a buoni livelli, Felipe Anderson ha giocato una grande gara di sacrificio e di qualità. Tutta la Lazio ha risposto bene”.

Roberto Rambaudi in esclusiva a Roma.Cityrumors.it – Roma.Cityrumors.it

Da attaccante esterno, che giudizio ha di Isaksen?
“A me piace molto. Ha corsa, esuberanza e una buona tecnica. Per lui vale il discorso che spesso si fa per altri giocatori che a volte spariscono dai radar. Bisogna responsabilizzarli, dargli fiducia, farli giocare con continuità. Così possono rappresentare delle risorse importanti. La Lazio ha una rosa importante: Immobile sta tornando a fare gol, Guendouzi è un giocatore forte e di esperienza. Si vede che ha giocato all’Arsenal, al Marsiglia, che ha esperienza internazionale. Poi Luis Alberto, lo stesso Vecino che ieri non c’era. Ci sono tante alternative e di qualità”.

Prima diceva che, in questo momento, la Lazio potrebbe battere tutti sulle ali dell’entusiasmo. Domenica arriverà il Bologna, una squadra in forma. Sarà più forte l’entusiasmo e l’esaltazione, o la stanchezza accumulata contro il Bayern Monaco?
“Ritorno al discorso della responsabilizzazione. Se tieni tutti in considerazioni e fai sentire tutti parte del progetto, avrai risposte anche da chi ha giocato meno e non avrai problemi a gestire le gare ravvicinate”.

Nel 1995 la sua Lazio sconfisse in casa il Borussia Dortmund 1-0 nell’andata dei quarti di finale di Coppa Uefa, ma crollò al ritorno. Cosa deve fare la squadra di Sarri per evitare di commettere lo stesso errore?
“Deve ripetere in tutto e per tutto la partita di ieri, pensando di giocare in casa e non facendosi intimorire dal palcoscenico che troverà”.

L’esultanza biancoceleste a fine partita – Roma.Cityrumors.it

Sarà facile?
“No. Lo stadio di Monaco sarà un catino infernale. Ma la Lazio dovrà essere in grado di non farsi intimorire. Di giocare con spensieratezza, esattamente come ha fatto ieri. Con il suo modo di stare in campo, con le sue caratteristiche ben definite. La capacità di essere corti, di difendersi bene e poi di ripartire. La Lazio non deve avere paura. La vittoria di ieri deve essere un punto di partenza.”

Quindi sarà fondamentale l’atteggiamento..
“La Lazio deve avere una paura positiva. Come ieri. Se i giocatori entreranno in campo e se la faranno addosso, andranno in difficoltà. Se giocheranno con coraggio e spensieratezza, senza fare calcoli, allora possono divertirsi e provare a lasciare il segno anche in Germania. La Lazio dovrà seguire uno spartito che conosce bene: difendersi compatti, senza farsi schiacciare e ripartire. Un gioco che Sarri sa fare molto bene. Non parliamo del vecchio difesa e contropiede all’italiana, ma di un gioco più armonioso, fatto di copertura e di capacità di ripartire alla grande.