In esclusiva ai nostri microfoni, Pietro Castellitto si è espresso sull’esonero di Mourinho e sull’approdo di Daniele De Rossi a Roma
Attualmente impegnato nella promozione del suo nuovo dirompente film Enea, Pietro Castellitto ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni in merito al tema Mourinho, confessando le proprie impressioni rispetto al trattamento dello Special One e l’approdo di Daniele De Rossi sulla panchina giallorossa.
Al termine di un’intervista sulla sua opera seconda – da noi recensita pochi giorni fa – abbiamo chiesto ad un disponibilissimo Castellitto, un’opinione, da convinto romanista qual’è, sull’attualità giallorossa.
Come ampiamente dimostrato dagli striscioni esposti dai sostenitori giallorossi e dai fischi a fine partita, vi è ancora uno zoccolo duro nella tifoserie giallorossa, secondo cui José Mourinho sarebbe stato cacciato senza alcun apparente motivo. Secondo i fedelissimi sostenitori di Mou, una rosa stressata da continui infortuni, avrebbe impedito allo Special One di esprimersi al meglio. Le rinomate doti da affabulatore dialettico, poi, gli hanno garantito definitivamente l’amore incondizionato della tifoseria giallorossa, nonostante un sistema di gioco a dir poco opaco, un nono posto e la clamorosa uscita dalla Coppa Italia, per mano dei cugini romani.
Abbiamo domandato a Castellitto un commento sul ritorno di De Rossi in veste da allenatore e, dopo aver augurato il meglio all’ex capitano giallorosso, il regista di Enea ci ha tenuto a precisare la sua vicinanza a José Mourinho, a cui sarebbe stato riservato un trattamento non ideale: “Auguro il meglio a De Rossi e lo adoro, però mi dispiace moltissimo per Mourinho… Penso che gli abbiano fatto un torto”. Parole piuttosto forti, che coinvolgono inevitabilmente la proprietà statunitense della Roma, unica e vera protagonista dell’esonero dello Special One. Non a caso, pochi minuti dopo la notizia dell’esonero, sono comparsi davanti a Trigoria svariati volantini di protesta nei confronti dei vertici giallorossi, che avrebbero lasciato Mou da solo, senza fornirgli i mezzi per contrastare le numerose vicissitudini fisiche subite da alcuni dei calciatori più indispensabili.