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Uccide a coltellate un uomo. La polizia lo trova al Bar: “Volevo un caffè”

Al culmine di una lite in strada ha ucciso un uomo di 28 anni. Poi, come se nulla fosse, ha deciso di prendersi un bel caffè in un bar vicino. 

Il sangue continua a scorrere per le strade della capitale. L’ultimo episodio di cronaca si è registrato nella notte tra domenica e lunedì: proprio mentre impazzava la tempesta e la città è stata presa d’assedio dalla pioggia e dal forte vento che si è abbattuto in numerosi quartieri, si è verificata l’ennesima violenza. Che ha portato alla morte di un uomo. E all’assurdo comportamento del suo aggressore.

Uccide a coltellate un uomo e poi va al bar a prendersi un caffè

L’episodio si è verificato in pieno centro: al termine di una lite, un uomo (per motivi ancora al vaglio degli inquirenti), si è scatenato con violenza contro un ragazzo di ventotto anni. Al culmine di una violenta lite, l’aggressore ha estratto un’arma da taglio ed ha colpito più volte, e alla schiena, la vittima. Tutto è accaduto in pochi istanti. Le forze dell’ordine, chiamate da alcuni passanti, che hanno assistito alla scena, sono intervenute poco dopo ed hanno chiamato un’ambulanza. Ma per la vittima non c’è stato nulla da fare.

La Polizia ha interrogato i testimoni ed ha immediatamente trovato l’aggressore. A perdere la vita è stato un ragazzo di ventotto anni, originario dell’Ecuador (i primi dispacci delle forze dell’ordine avevano parlato di un peruviano). E’ morto a Roma a nella notte dopo essere stato accoltellato. La polizia è intervenuta in via Cavour dopo aver ricevuto una segnalazione e l’uomo, gravemente ferito, è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Umberto I dove poco dopo è deceduto.

Uccide un uomo e va al Bar: “Volevo un caffè”

La forze dell’ordine, una volta ascoltato il racconto dei presenti, hanno immediatamente iniziato una sorta di caccia all’uomo, che si è conclusa poco dopo, con il fermo del sospettato. A finire in manette è stato un uomo di trentasei anni, originario del Perù. Gli agenti del commissariato Viminale, lo hanno fermato nei pressi di un bar, non lontano dal luogo dell’aggressione. L’uomo, incurante di ciò che era successo pochi minuti prima e per nulla preoccupato di essere al centro delle attenzioni della Polizia, non solo si era fermato per prendere un caffè, ma come se nulla fosse, stava parlando amabilmente con altre persone all’interno del locale.

La Polizia ha trovato l’aggressore all’interno di un bar. Stava prendendo un caffè e non si era preoccupato di disfarsi dell’arma del delitto – Roma.Cityrumors.it

Si sentiva tranquillo e sicuro di se: tanto da non disfarsi dell’arma del delitto: un coltello a serramanico, che custodiva gelosamente e che portava con se. Gli agenti lo hanno fermato e condotto in Questura per essere interrogato. Secondo la prima ricostruzione fornita alla polizia da alcuni testimoni, la vittima sarebbe stata colpita al culmine di una lite: gli inquirenti cercano di capire se l’aggressore fosse solo o se in quel momento c’era qualcuno con lui. Da quanto emerso dalle indagini della polizia, l’uomo sarebbe stato colpito alla schiena con sei fendenti.