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Studentessa stuprata in crociera, la testimonianza shock: “Tutto assurdo”

Un racconto da brividi, di chi ha vissuto in prima persona le angosce e le preoccupazioni per ciò che stava accadendo in mare

“Un’esperienza impossibile da dimenticare”. Ciò che è successo nella notte tra venerdì e sabato resterà un qualcosa che segnerà per sempre le persone che erano su quella maledetta nave da crociera, che ospitava alcune classi di un liceo romano. Per la gita di fine anno, il Consiglio di Classe aveva optato per una crociera in giro per il mediterraneo. Una scelta che sin da subito aveva trovato lo scetticismo dei genitori. “I ragazzi erano entusiasticonferma ai microfoni di Notizie.com un genitore di uno dei ragazzi a bordo della Msc Crocierema molti genitori avevano più di un dubbio”.

La nave è rimasta ferma al porto di Genova. Gli inquirenti hanno ascoltato i testimoni- Roma.Cityrumors.it (Foto Ansa )

Cosa c’entra una crociera, spacciata da gita istruttiva?“. Erano tanti tra i genitori dei ragazzi delle quinte superiori del Liceo Aristotele, in zona Laurentino, a porsi questa domanda. Molti hanno protestato, altri hanno preferito assecondare l’entusiasmo dei figli, che di fronte all’ipotesi di passare una settimana in mare tra balli, divertimento e relax, hanno spinto per accettare la richiesta della scuola. “Una scelta assurdaha ribadito il genitore di un ragazzo che ha preso parte alla crociera ai microfoni di Notizie.comvisto che una crociera non ha nulla di didattico: nonostante si chiami campo scuola, è a tutti gli effetti una vacanza. Tra l’altro ad un costo esorbitante e a 15/20 giorni dagli esami di maturità. Ripeto, non c’è assolutamente nulla di minimamente didattico nello stare in mezzo al mare, tra discoteche, idromassaggio e buffet aperto h24″.

La ricostruzione: le classi presenti e le tappe della crociera

La crociera è partita nel pomeriggio di domenica 12 maggio dal porto di Civitavecchia. Nel corso di una settimana doveva passare per altre città: Palermo, Ibiza, Valencia Marsiglia e Genova, prima di tornare nel porto laziale. A bordo della nave c’erano ragazzi e ragazze dell’istituto romano e di altre scuole, tra cui quelli delle scuole “La Farina” e “Basile” di Palermo e Milazzo. Ad ogni tappa della crociera potevano salire a bordo anche altre persone: turisti che avevano pagato il biglietto e che erano nelle condizioni di far parte del gruppo passeggeri.  “Era una crociera Msc, la nave era la Seaside. Erano più scuole italiane coinvolte. Io sapevo che da Roma ci fosse solo la scuola di mio figlio, con un gruppo di circa un centinaio di persone, tra alunni e accompagnatori. Oggi ho letto su alcuni quotidiani che ci fosse anche un’altra scuola romana. Sicuramente c’erano tre istituti siciliani”, ha ribadito il papà di un alunno.

A Marsiglia, penultima tappa del viaggio, sono saliti anche sei ragazzi francesi. Tra questi un minorenne. In quel momento la situazione è cambiata e la gita ha assunto dei connotati completamente diversi. “Lo stupro si è materializzato nella notte in cui la nave viaggiava da Marsiglia a Genova. Da quanto ci è stato raccontato, in Francia sono salite queste persone e l’incontro ci sarebbe stato in discoteca”. Il gruppo di ragazzi francesi ha socializzato con alcune studentesse romane. E’ stato fatto un primo tentativo (andato a vuoto) con un paio di ragazze: poi il gruppetto francese è riuscito a convincere una diciottenne ad unirsi a loro. “Vieni con me dai, andiamo qua dentro che c’è altra gente”. Queste le parole che uno dei presunti stupratori ha rivolto alla vittima, convincendola ad entrare nella sua stanza.

Più di 5000 persone erano presenti sulla nave durante la crociera – Roma.Cityrumors.it

Il racconto delle violenze

“Pensavo che il primo mi avesse portato in una sala di ritrovo, invece era la sua stanza. Me lo sono ritrovato addosso, lui e dopo gli altri”, ha raccontato la ragazza sulle pagine de Il Messaggero. La violenza è stata quasi immediata. In quei minuti i suoi compagni di classe, preoccupati dal fatto di non riuscire più a trovarla, la cercavano disperatamente nei corridoi della nave. Quando la diciottenne è riuscita a scappare e a correre verso la sua cabina, ha incontrato i suoi compagni di classe, raccontando loro cosa fosse accaduto. Da quel momento sono scattate le ricerche. “Sono stati i compagni di classe della ragazza a trovarla. Erano preoccupati per la sua assenza. La stavano provando a chiamare sul cellulare, ma non avevano sue notizie. Ed alla fine l’hanno vista fuggire per i corridoi. A quel punto è stato allertato il comandante, che ha fatto scattare la procedura d’emergenza. La nave è rimasta ferma a Genova, senza che nessuno potesse scendere. C’erano 5000 persone a bordo: sono scattate le indagini e gli accertamenti del caso. Sono stati trovati e arrestati i tre responsabili e denunciata una quarta persona in quanto minorenne”.

“Una crociera assurda e i professori non potevano controllare tutti”

Lo stupro ha messo in evidenza i problemi organizzativi di una crociera sulla quale tanto si era discusso e che fa ancora parlar di se. “Non è la prima volta che accadono fatti di questo tipo. Nel 2019 c’era stato un tentato stupro, che aveva visto come vittima un’altra ragazza romana. Nel 2021 era accaduto un altro episodio molto grave, con coinvolto addirittura n bambino. E’ una problematica che non può passare inosservata. Sulla nave c’erano 5000 persone, in pratica è come un paese che si muoveva. Le cabine dove ragazzi e ragazze alloggiavano, erano sparpagliate in tutti i piani e su quindici ponti”. I professori hanno cercato di fare il massimo per controllare gli studenti, ma chiaramente non potevano essere ovunque e in ogni momento. “Certo,  i professori presenti hanno fatto tantissimo. Ma era praticamente impossibile pensare che due professori, per 30 alunni in media, potessero vedere tutto quello che succedeva a bordo. Cosa dovevano fare? Andare a bussare ad ogni cabina? Fare il giro dei ponti e passare da un piano all’altro? E poi c’è da evidenziare un aspetto pratico. Il problema che è stato evidentemente sottovalutato era un altro: i ragazzi potevano essere estremamente responsabili, così come i controllori potevano tranquillamente fare al massimo il loro dovere. Ma come fai a controllare tutte le persone che entravano ed uscivano nelle varie tappe della nave? Era praticamente impossibile. Chiunque poteva salire. Anche chi era male intenzionato“.

La violenza si è consumata durante la crociera. Gli investigatori indagano – Roma.Cityrumors.it

Il sangue freddo e la maturità di ragazzi e professori

I ragazzi presenti hanno mostrato maturità e un invidiabile sangue freddo. Hanno cercato la loro compagna, si sono divisi e quando l’hanno trovata hanno immediatamente avvertito chi di dovere. Anche se qualcuno aveva in mente di vendicare la violenza subita dalla loro amica, è prevalso il buon senso e la responsabilità. La stessa che non si può non riconoscere ai professori accompagnatori, chiamati ad assolvere delle funzioni alle quali non erano evidentemente preparati. “Mio figlio è molto scosso. Nella scuola si conoscevano tutti e questa vicenda sarà impossibile da dimenticare. Ecco perchè continuo a ribadire che è assurdo organizzare gite di questo tipo. Spero vivamente che questa vicenda possa far cambiare la situazione”.

Per i genitori e i ragazzi sarà impossibile dimenticare quanto accaduto: “Abbiamo ricevuto un messaggio da nostro figlio che ci diceva che erano rimasti bloccati a Genova e che non sarebbero potuti ripartire, perchè era successo qualcosa di grave a bordo. Non ci ha dato troppe spiegazioni, ma ci aveva fatto capire di non essere in grado di poter dire di più al telefono. Mio figlio non era presente quando c’è stato il ritrovamento della ragazza. Non era della sua classe e inizialmente non erano stati tutti allertati. Mi ha raccontato che, quando sono stati svegliati di soprassalto, hanno temuto tutti che potesse esserci scappato un morto. Anche loro avevano inizialmente avuto l’indicazione che era successo qualcosa di molto grave a bordo”.