La Regione ha stilato un elenco di spiagge da evitare, contrassegnate dalla bandiera nera: tratti di spiaggia dove l’acqua risulta particolarmente inquinata
Passare una giornata, o l’intera vacanza al mare, è sinonimo di relax, divertimento e spensieratezza. Cosa c’è di meglio di rilassarsi sotto il sole o mentre si fa un bel bagno in acqua? E’ però fondamentale conoscere le spiagge e il tratto di mare dove si intende soggiornare. Esistono infatti dei luoghi, nella nostra regione, considerati dei veri e propri tabù.
La Regione Lazio ha realizzato una lista dettagliata delle acque non adibite alla balneazione per l’anno 2024. Le cosiddette “Bandiere nere”, tratti di mare considerati pericolosi e non idonei per la fruizione da parte dei cittadini a causa dell’inquinamento e del degrado ambientale. Luoghi dove è fortemente sconsigliato bagnarsi e passare del tempo libero. Il rischio è infatti molto alto. L’ambiente marino è da sempre uno dei più colpiti dall’inquinamento: gli scarichi provenienti da attività domestiche, industriali e urbane, si riversano nell’acqua, portando a problemi di smaltimento. Nonostante negli anni il problema della sostenibilità ambientale sia diventato prioritario una priorità e sono stati introdotti molteplici iniziative per contrastare l’inquinamento e ripristinare l’equilibrio naturale, la situazione è sempre molto delicata.
Nel Lazio in particolare, esistono delle spiagge da evitare, contrassegnate dalla bandiera nera. In altre, grazie a numerose iniziative di pulizia, si è riusciti a risolvere o migliorare la situazione. Una delle organizzazioni in grado di mettere in atto azioni in grado di proteggere e pulire le acque e le spiagge è la FEE (Foundation for Environmental Education), la più grande organizzazione mondiale di educazione ambientale, presente in 81 paesi dei 5 continenti. La FEE ha istituito diversi programmi volti a salvaguardare il territorio, tra cui il noto marchio “Bandiera Blu”, assegnato annualmente alle spiagge e ai comuni costieri che si distinguono per la qualità delle acque, dei servizi e delle iniziative a tutela dell’ambiente.
Quali sono i tratti di spiaggia da evitare, per non incorrere in problemi? La Regione Lazio ha indicato i dieci luoghi caratterizzati dalla bandiera nera. Si trovano nella provincia di Viterbo e in quella di Roma. Nel Viterbese la bandiera nera è stata istituita in due luoghi molto conosciuti e frequentati: a Montalto di Castro (Da Tenuta Marchese Guglielmi a Foce Fiume Fiora) e a Tarquinia (Tarquinia Poligono militare, Foce Fiume Marta e 400 m dx fiume Marta).
Nella provincia di Roma sono invece otto le bandiere nere: si parte con Civitavecchia (dal 1400 mt sx Torre Valdaliga a Porto di Civitavecchia, Foci Fossi Infernaccio e Scarpatosta, Porto di Traiano). Stesso discorso per Santa Marinella (Foce Fosso delle Guardiole, Da Porticciolo di Santa Marinella a Foce Fosso Santa Maria Morgana, Foce Fossi Castelsecco e delle Buche, Foce Fosso di Pontenuovo e Poligono militare di Santa Marinella fino a confine comunale). Rimanendo nella zona a nord di Roma, bandiere nere si trovano anche a Cerveteri (dal confine comunale Poligono militare –a Foce Fosso Turbino e Foce Fosso Zambra), Ladispoli (Foce Fossi Vaccina e Sanguinara) e Fiumicino (Foce Fosso Cupino, Foce Fosso delle Cadute, Foce Fosso Tre Denari, Foce Fiume Arrone e Foce Fiume Tevere).
Una bandiera nera se l’è guadagnata anche la città di Roma (Tenuta Presidenziale e Destra Foce Fiume Tevere). Brutte notizie anche per Pomezia (Foce Fosso Pratica, Foce Fosso della Crocetta, Foce Fosso Orfeo e Sinistra Foce Rio Torto) e Ardea: (Foce di fossi e canali – tratto di costa di 4 km).