Uno dei bar più frequentati nel quadrante sud della Capitale, diventato molto popolare tra i giovani e giovanissimi delle scuole dei quartieri limitrofi, è stato chiuso
Alcolici a prezzi stracciati, spritz serviti senza appurare l’ età dei giovani che per pochi euro riuscivano così a “svoltare” la serata. Per questo il locale nella zona dell’Eur, nei quartieri meridionali della Capitale, era diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli studenti della zona. Il bar era stato già segnalato per la troppa facilità con cui serviva alcolici a minorenni e un primo provvedimento sanzionatorio era stato preso dalla Polizia di Stato, che ieri ha provveduto, dopo ulteriori segnalazioni, alla chiusura temporanea dell’attività.
Nella Capitale nell’ultimo periodo, soprattutto in concomitanza con i giorni a ridosso dei weekend, sono aumentati i controlli nei pressi dei locali più popolari per la movida notturna. Le pattuglie della Polizia di Roma Capitale intensificano le verifiche serali e notturne con un obiettivo chiaro: ridurre incidenti, tragedie e comportamenti pericolosi legati a alcol e sostanze stupefacenti alla guida.
Troppe le segnalazioni per quell’alcol e quegli spritz serviti indiscriminatamente per pochi euro anche a chi nion aveva compiuto i fatidici diciotto anni. Nessuna censura preventiva, nessun controllo documenti e quando un giovanissimo è svenuto sul marciapiede rischiando di andare in coma etilico, è arrivata la dura sanzione.
Il locale più popolare tra giovani e giovanissimi per le serate del venerdì o del sabato nei quartieri del quadrante sud della Capitale è stato oggetto di chiusura per dieci giorni proprio a causa di queste pesanti violazioni nella somministrazione di bevande alcoliche. Un provvedimento duro preso dagli uomini del Commissariato Esposizione all’Eur dopo quello già preso ad aprile scorso a seguito delle prime segnalazione da parte dei residenti.
Il bar era diventato popolarissimo grazie al passaparola tra i giovanissimi con i noti “school party” che venivano reclamizzati a cadenza settimanale, spesso con scarso preavviso, attraverso storie pubblicate sui social network e rilanciate sulle pagine frequentate da studenti di alcune scuole superiori della zona. Le iniziative attiravano numerosi giovani, anche minorenni, ai quali venivano somministrate bevande alcoliche senza che fosse richiesto loro alcun documento di identità per verificarne l’età. Durante alcuni controlli effettuati dagli agenti della Polizia di Stato, gli investigatori hanno trovato un ragazzino minorenne esanime sul marciapiede nei pressi del locale: era ubriaco e si era sentito male sfiorando il coma etilico e per questo motivo era stato trasportato in ospedale con un’ambulanza dell’Ares 118.
Le indagini hanno subito fatto emergere che il ragazzino aveva bevuto alcolici proprio durante uno degli eventi incriminati che hanno portato alla chiusura dell’esercizio commerciale. Ad Aprile i primi sette giorni di chiusura, nei giorni scorsi, visto il reato reiterato e i party che ancora venivano organizzati, è arrivata la seconda sanzione che questa volta ha fatto abbassare la saracinesca al bar per dieci giorni.