Assegno di mantenimento, c’è un modo completamente in regola per non corrisponderlo. Una mossa che potrebbe servire a molte persone.
L’assegno di mantenimento è una delle questioni più dibattute e spesso fonte di tensioni tra ex coniugi dopo un divorzio. Generalmente, è il coniuge economicamente più forte che deve versare un importo mensile per garantire il benessere dell’altro.
Tuttavia, ci sono situazioni specifiche in cui è possibile, in modo perfettamente legale, evitare di pagarlo o ridurre l’importo dell’assegno di mantenimento. Sono soluzioni che non tutti conoscono, ma che possono far tirare più di un sospiro di sollievo. Vediamo insieme quali sono queste circostanze.
Il versamento dell’assegno di mantenimento è un obbligo da corrispondere dopo il divorzio e ha l’obiettivo di garantire che la parte meno abbiente possa mantenere un tenore di vita consono. Tuttavia, la legge prevede alcune eccezioni e situazioni specifiche in cui questo obbligo può essere ridotto o eliminato. Esistono, infatti, diverse circostanze in cui il coniuge obbligato al pagamento dell’assegno di mantenimento può evitare di farlo o ridurre l’importo. Ecco le principali:
Oltre alle precedenti situazioni, ci sono altre condizioni che possono influire sull’obbligo di pagamento dell’assegno di mantenimento:
Conoscere i propri diritti e le eccezioni legali è fondamentale per gestire al meglio le conseguenze economiche di un divorzio. Se vi trovate in una situazione in cui ritenete di non dover pagare l’assegno di mantenimento o di poterlo ridurre, è importante consultare un avvocato specializzato per valutare le opzioni disponibili in base alle specifiche condizioni del vostro caso.