Il 2023 cinematografico è stato ricco di sorprese, tra le quali spicca senza dubbio il colpo di teatro compiuto dalla Cortellesi sullo scadere dell’anno
E anche questo 2023 cinematografico ci saluta, mostrandoci, come ogni anno, in quale direzione il prodotto audiovisivo contemporaneo sta andando e, di conseguenza, dove si sta dirigendo l’anima dell’occidente.
Da sempre specchio della società, la settima arte non fa sconti, descrivendo trend e tendenze del momento, senza possibilità di nascondersi dietro a qualche discorso retorico: l’obiettivo, al contrario di quello che vorrebbero credere alcuni, è vendere biglietti e, per farlo, bisogna confezionare il miglior prodotto possibile, che si al passo con i temi della contemporaneità.
Non è un caso che, i film più visti in territorio italiano siano due opere che riflettono sul femminile e sul ruolo della donna nella società. Un tema sempre più urgente da affrontare, che le nuove autrici del prodotto audiovisivo hanno intenzione di sviscerare fino in fondo, per abbattere pezzo per pezzo la massiccia muraglia di patriarcato che persino le stesse donne hanno interiorizzato. Il fatto che il pubblico stia rispondendo in tali termini, dunque, non dimostra semplicemente la presa di coscienza da parte di numerose giovani donne, ma, anche e soprattutto, il necessario avvicinamento al tema da parte del maschio.
C’è ancora domani, in tal senso, è ancor più efficace di Barbie, poiché, se nel caso del film con Margot Robbie, le destinatarie erano soprattutto le giovani donne di tutto il mondo, la Cortellesi, con il suo delicato film in bianco e nero, si rivolge a chiunque. Oltre alle due campionesse di incasso, ha fatto il suo ritorno in cima ai botteghini anche una vecchia conoscenza del cinema contemporaneo: Christopher Nolan. Con il suo Oppenheimer, il regista britannico torna a convincere tutti quegli spettatori che si erano allontanati dalla sua produzione cinematografica a causa di alcuni lungometraggi controversi. Il viaggio che il film compie attraverso la psicologia di Julius Robert Oppenheimer, gode di un fascino e di una raffinatezza sorprendenti, passando dal dramma storico all’indagine emotiva senza soluzione di continuità.
Se dovessimo parlare di freddi numeri, potremmo dirvi che, sia Barbie che C’è ancora domani sono entrati a suon di biglietti nella top ten dei film più visti di sempre nel bel paese. Pochi giorni fa, difatti, C’è ancora domani ha sorpassato Barbie, sfondando la soglia dei 32 milioni di euro incassati, contro i 31,26 della commedia rosa di Greta Gerwig. Entrambi, comunque, hanno battuto La vita è bella di Roberto Benigni, dimostrando come la sala, nonostante un periodo storico innegabilmente delicato, continui ad attirare il pubblico. La chiave, più che i social, parrebbe essere proprio l’immortale passaparola, che nel caso di C’è ancora domani, ha fatto gran parte del lavoro. Paradossalmente, il film più atteso e blasonato dei tre citati, è quello che ha conosciuto il numero più basso di spettatori, divenendo comunque un fenomeno di massa. Oppenheimer, infatti, si piazza subito dopo Barbie e la Cortellesi, con i suoi 28 milioni di euro incassati. Senza contare la gran quantità di film italiani che non hanno consumato le biglietterie, ma stanno ugualmente risanando il panorama cinematografico nostrano.