Il piccolo è stato trovato da alcuni dipendenti del pronto soccorso di Aprilia che hanno immediatamente chiamato i carabinieri, oltre che prendersi cura del neonato
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza si vedrebbe una donna, con il volto coperto da una mascherina, lasciare il piccolo sistemato in un passeggino all’esterno del pronto soccorso e poi allontanarsi a piedi dalla struttura sanitaria.
Un neonato è stato abbandonato in un passeggino davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale della città di Aprilia, in provincia di Latina. L’episodio è accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 26 gennaio, quando alcune dipendenti del personale paramedico dello stesso nosocomio hanno ritrovato Il piccolo, tra i 6 e gli 8 mesi. Fortunatamente il bimbo sta bene e le sue condizioni sono considerate buone. Ad attirare l’attenzione è stato proprio quel passeggino abbandonato davanti all’ingresso della struttura sanitaria senza un adulto nei pressi. Una volta avvertite le Forze dell’ordine, è stato subito allertato il personale medico che ha preso in consegna il “piccolo fagottino”, prestandogli le prime cure.
Dopo aver prestato soccorso al neonato, ai Carabinieri è toccato il compito di iniziare le indagini per cercare di rintracciare i genitori del piccolo. Immediatamente sono state visionate le immagini delle telecamere di sicurezza posizionate all’esterno dell’ospedale dalle quali si vedrebbe una giovane donna, con il volto coperto da una mascherina, arrivare davanti l’ingresso della struttura sanitaria e abbandonare il passeggino per poi allontanarsi a piedi. Importante comunque il fatto che il bambino sia stato abbandonato davanti all’entrata dell’ospedale, segno di una attenzione per la salute del neonato. In nottata, al termine delle visite per accertarsi delle condizioni del piccolo, dopo aver attivato le strutture competenti sul caso e il Tribunale dei Minori, il neonato è stato affidato a una casa famiglia e ora attende di essere adottato. “Ho subito notato quel passeggino messo da parte e mi sono allarmata perché non vedevo la mamma lì vicino”, racconta la soccorritrice del 118, “ho provato tanta rabbia ma poi ho pensato anche alla disperazione della madre per arrivare a compiere un gesto del genere. Non pensavo che nella mia vita mi sarebbe mai potuta capitare un’emozione del genere, abbiamo comunque pensato subito a curare il bambino”.