Continua a scendere il valore della pubblicità sui mezzi Atac; le aziende romane sono sempre meno attratte da autobus, filobus e tram della Capitale per pubblicizzare i loro prodotti.
La crisi dell’azienda di trasporti si riflette anche sui ricavi generati dalle pubblicità, in drastico calo per i continui disservizi.
A testimonianza c’è l’ultima gara per l’affidamento in concessione a fini pubblicitari degli spazi, esterni e interni, delle vetture in servizio sulla rete urbana di Roma, bandita dall’azienda di trasporto il 20 gennaio. L’importo posto a base della procedura infatti è pari a 3.646.000 euro, circa il 15 per cento in meno rispetto a quanto ricavato dalla precedente gara nel 2015, ovvero 4.211.000 euro.
Il direttore generale Paolo Simioni, nel provvedimento di indizione della gara d’appalto, spiega la situazione:
“Le vetture-km prodotte sono diminuite negli ultimi anni (dal 2015 al 2018: -11,89%) e l’incremento registrato nei primi mesi dell’anno in corso non è tale da recuperare il gap. Nonostante l’incremento del parco mezzi, il valore dell’asset è diminuito rispetto al passato, sia in termini quantitativi che in termini di appetibilità per gli investimenti pubblicitari. Inoltre, malgrado i presidi dell’azienda, si registrano continui episodi di vandalismo sulle vetture in deposito, che comportano rilevanti costi di sostituzione delle pellicole per il concessionario”.
“Il mercato pubblicitario a Roma – continua – per quanto riguarda il segmento outdoor, è peculiare; gli investimenti a Roma dal 2008 si sono contratti di circa il 60%, a fronte di una riduzione del 35% a Milano. Le ragioni sono da individuarsi nel contesto ambientale romano, caratterizzato da una situazione di profondo degrado e sovraffollamento, che non è stata ancora sanata in quanto il Piano regolatore degli impianti pubblicitari è rimasto inattuato e il Comune tarda a pubblicare l’annunciata gara.”