Sono stati lontani dagli autobus da un anno e due mesi, ovvero da quando, causa Covid, il loro operato è stato bloccato dal Ministero dei Trasporti.
Gli effetti del mancato controllo si sono sentiti tutti alla municipalizzata dei trasporti romana e soprattutto alle casse del Campidoglio.
Giovanni Mottura, amministratore unico di Atac, spiega che l’azienda perderà circa 30 milioni di euro nel 2021, soldi che compariranno nella voce “mancati incassi da bigliettazione”.
La società è già in rosso per una cifra di 1.4 miliardi di euro, oltre a trovarsi con un concordato fallimentare messo a punto prima della pandemia e che non teneva naturalmente conto degli effetti di lockdown e restrizioni.
L’obiettivo è ripartire con le ispezioni a bordo dalla fine della prossima settimana: le prime pattuglie dei verificatori saranno spedite al capolinea della stazione Termini e da lì terranno d’occhio le tratte solitamente più affollate; poi si sposteranno negli altri grandi scali di sosta dei pullman, da Anagnina a Tiburtina.