In esclusiva ai microfoni di TvPlay.it, Ivan Zazzaroni ha parlato di Roma, Mourinho e della sconfitta con la Lazio in Coppa Italia.
La città eterna, dopo la dolorosa debacle nel derby in Coppa Italia, si è definitivamente spaccata tra chi continua a votare per l’elezione a vita di José Mourinho e chi, al contrario, crede che sia arrivato il momento di tentare un’altra strada, per evitare di perdere l’ennesimo derby di fila e tornare a competere per le posizioni più influenti della massima lega.
Intervistato in esclusiva ai microfoni di TvPlay.it, il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, da sempre convinto sostenitore e amico dello Special One, ha detto la sua sull’attuale situazione dei giallorossi, soffermandosi in particolare sul tecnico portoghese e le sue sensazioni all’indomani del quarto di finale perso con i cugini biancocelesti.
Il direttore del Corriere dello Sport, esordisce accusando la proprietà statunitense di essersi allontanata dal Fulvio Bernardini: “La sconfitta della Roma con la Lazio è quella che fa più male rispetto a quella del Milan con l’Atalanta. Quello che non si capisce, da un anno e mezzo a questa parte, è che intenzioni abbiano i Friedkin nei confronti di Mourinho. Far partire un allenatore come lui, sì in scadenza, con queste difficoltà e un non mercato operato da Pinto mi sembra un modo per creare solo ulteriori complicazioni. Ieri la Roma ha dimostrato per l’ennesima volta di giocare di nervi, perché è l’unico modo in cui possono giocare in questo momento. Nessuno sa cosa vogliono fare i Friedkin: non sono presenti allo stadio e il direttore sportivo si è dimesso. Siamo nella nebbia più totale e i risultati vanno a incidere sul clima generale attorno al club”.
Zazzaroni entra nel merito della questione Mou, difendendo a spada tratta lo Special One: “La Roma ha fatto un mercato con parametri zero puntando su giocatori come Aouar, Paredes e riuscendo a prendere Lukaku soltanto perché la Juve si era defilata e non c’era nessun altro che voleva prenderlo. Ieri ha giocato Hujisen con Mancini e Kristensen che non è neanche un centrale e con Karsdorp e Zalewski sugli esterni: è una squadra costruita malissimo e mi stupisco che José sia ancora su quella panchina perché uno come lui non merita di essere umiliato con una squadra del genere”.
Il direttore prosegue la convinta invettiva nei confronti della rosa giallorossa: “Una squadra che non ha peso, non ha qualità se non in Dybala. Pellegrini è da un anno che è sparito, Lukaku è costretto a giocare isolato perché il centrocampo non ha motore; per quanto riguarda gli esterni, che nel calcio sono sono fondamentali, la Roma ha da una parte Karsdorp e Celik, che non giocherebbero neanche in Serie B e dall’altra Zalewski e quel che resta di Spinazzola… Per cui io credo che la squadra giochi sui nervi. Quando i nervi cedono e Dybala, dopo 45 minuti, esce, le cose vanno male. Lo scorso anno era terzo in classifica, ma quando ha visto che c’era la possibilità andare in finale di Europa League, ha abbandonato il campionato. Anche perché sapeva di non entrare nei quattro e ha puntato sulla finale”.
Ecco poi la rivelazione in merito al colloquio avuto con Mou dopo il derby: “L’ho sentito dopo la sconfitta. L’ho trovato come lo trovo da tanto tempo tempo: spiazzato da una situazione che non ha mai vissuto e che nessun allenatore accetterebbe” Marco Giordano, direttore di TvPlay.it, incalza Zazzaroni, domandando a bruciapelo se ci sia la volontà di dimettersi da parte dello Special One: “No no, non ha intenzione di mollare… Ha un pò di offerte in giro, ma lui spera di restare per il rapporto che ha con la squadra e i tifosi ma non si può affrontare una stagione senza mercato, con un allenatore e 60 persone che lavorano nella Roma in scadenza. Per me è mortificante affrontare tutto ciò, ma lui ha un coraggio e una determinazione fuori dal comune”.
Ecco poi lo sfogo sulla linea difensiva giallorossa, attualmente in mano ad un ragazzino con 55 minuti giocati in Serie A: “L’anno scorso mi disse che era stanco di certe situazioni e in questa stagione nulla è cambiato, anzi forse è peggiorato. Se tu parli con qualsiasi società ti consiglierebbe di rinnovare con Mourinho per avere un minimo di stabilità. Domenica va a Milano e non sa con chi gioca: Mancini è mezzo rotto, Huijsen è un ragazzino di 18 anni che ieri ha commesso un errore. Sinceramente ieri sera quattro-cinque sono stati inquietanti. Finché lui riesce a dare una spinta motivazionale allora la Roma riesce a recuperare risultati, ma cercare di avere un gioco con una situazione del genere è impossibile, un po’ come succede alla Juventus che non ha giocatori importanti a centrocampo”.
Giordano, al termine dell’intervista, domanda al direttore del Corriere dello Sport se l’acquisto di Paulo Dybala, al netto delle precarie condizioni manifestate in un anno e mezzo in giallorosso, sia stata una mossa positiva per l’economia della squadra: “Dybala è l’unico giocatore di qualità che ha la Roma, il problema sono questi flessori che lo condizionano in maniera incredibile. Lui gioca ma al primo tirotto ha paura ed esce. E’ stato fondamentale lo scorso anno perché quando c’è determina”. Zazzaroni conclude: “La Roma ha un problema evidente: subisce meno tiri in porta di tutti in campionato ma il maggior numero di errori individuali in difesa. E’ una squadra che vive sui nervi e va a corrente alternata a seconda dei momenti”.