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Sarri parte con una polemica: “Calendario difficile? Non è casuale”

Il tecnico biancoceleste alla vigilia della trasferta di Lecce: “Siamo migliorati nella rosa, sugli undici è da vedere”. Poi si infuria sul mercato

Nuova stagione, vecchie abitudini. Maurizio Sarri è il protagonista della prima conferenza stampa stagionale in casa Lazio. Alla vigilia della trasferta di Lecce il tecnico biancoceleste parla della rosa della squadra (confermando il suo mantra “esistono squadre più forti di noi”), del mercato (“è uno scandalo che duri così a lungo e che sia ancora aperto”) e del calendario, lamentando gli impegni ravvicinati che la sua Lazio sarà costretta ad onorare nelle prime gare (“non credo sia casuale”).

Maurizio Sarri nella sua prima conferenza stampa stagionale a Formello – (Foto S.S.Lazio) – Roma..Cityrumors.it

Sarri è stato protagonista di un vero e proprio show, che ha concluso minacciando di andarsene, nel caso in cui gli fossero state poste altre domande sul mercato. Come da consuetudine, preferisce volare basso, allontanando l’idea che le sue squadre al terzo anno migliorano sempre. Secco il giudizio sulla squadra: secondo il tecnico la Lazio è migliorata nella rosa, ma è tutta da verificare nell’undici iniziale.

Sarri inizia parlando delle ambizioni della sua Lazio. “Il campionato è lo stesso dello scorso anno, con le stesse difficoltà- Esistono delle squadre che sono più attrezzate di noi.  L’anno scorso abbiamo beneficiato degli sforzi degli altri in Europa, non penso che si ripeterà, sarà ancora più difficile. Ci sono sulla carta le stesse difficoltà. Il campionato italiano è in crescita, non prenderò per oro colato quello che le italiane hanno fatto in Europa. Forse i sorteggi hanno un po’ aiutato. I valori della Lazio sono in linea con lo scorso anno, per lottare per la Champions bisogna fare qualcosa ai limiti delle nostre potenzialità”.

Nonostante la sua Lazio è stata costantemente tra le prime quattro del campionato ed ha chiuso al secondo posto, Sarri ha sempre parlato di “miracolo sportivo”. Un giudizio che non intende modificare. Sulla rosa è chiaro: “A livello di rosa siamo più forti, negli undici vediamo. La preparazione è preparazione, a volte ha poco significato, qualcuno soffre il caldo o i carichi di lavoro. Ti sembra che abbiano un approccio negativo, poi scende la temperatura di 7-8 gradi e sono i più forti di tutti. I riscontri partono da domani, troveremo un clima difficile. Quello di stamattina era uno degli allenamenti più difficili della mia vita, ed ero fermo. Il sole a picco è complicato. Si fanno i calendari tipo Inghilterra, senza tener conto che siamo quasi in Africa. A Birmingham c’erano 15 gradi, bisogna tenere in considerazione quest’aspetto. La Germania si ferma a gennaio perché c’è -15, ora qui fanno 38 gradi”.

Sul calendario e gli impegni che la Lazio sarà chiamata ad affrontare, Sarri è molto critico. “Quello che contano sono le energie mentali e nervose. Il giovedì è tosto rientrando dopo la partita, a livello mentale dopo una partita non è così scontato ricaricarsi. A livello di energie sicuramente sarà più semplice, vediamo dal punto di vista nervoso, Il calendario che hanno fatto a noi? Ho parlato con un mio amico statistico, giocare 4 trasferte e le prime tre contro Juve, Napoli e Milan è praticamente impossibile. Penso non sia casuale”.

Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri – Roma.Cityrumors.it

Si parte con la trasferta di Lecce, squadra con la quale lo scorso anno i biancocelesti hanno portato a casa un solo punto in due partite. “Domani giochiamo a Lecce, dove l’anno scorso abbiamo perso. Chiamate Lotito e Fabiani per parlare di mercato, sennò mi alzo e vado via. Ai miei giocatori voglio dare altri messaggi“. Qualcuno gli fa notare che ad Empoli e Napoli, il suo terzo anno è stato sempre il migliore. “Non è neanche vero, è successo a Empoli e Napoli 3 anni, spesso sono rimasto per più anni. L’Empoli per risultati che doveva ottenere era forte, il Napoli stessa cosa. Ci viene chiesto qualcosa ai limiti delle possibilità, l’anno scorso per gli esperti eravamo la settima forza. Sicuramente ho visto calciatori crescere, spero succeda ancora. Bisogna pensare a questo, dobbiamo subito avere una bella mentalità. Passare dal precampionato alla modalità 3 punti non è facile, nessuno ha il pulsante. Domani è un campo difficile. Penso sia l’unico stadio di Serie A in cui non ho mai vinto. Ci vuole umiltà. Il Lecce sta bene fisicamente, davanti è rapida”.

Il mercato è ancora aperto, ma Sarri preferisce non parlarne. “Se a 24 ore dalla partita mi metto a parlare di mercato… Già è uno scandalo che sia aperto a stagione iniziata, così come è uno scandalo che si apra a gennaio con nove partite da giocare. In Italia ci si lamenta che i mercanti hanno in mano il calcio mondiale, ma che leggi abbiamo fatto per evitarlo? Il mercato dura il triplo di 30 anni fa, facciamo un mercato di 10 giorni e i procuratori conteranno meno. Mi girano i coglioni che domani qualche calciatore può essere con la testa altrove e pensa al mercato. Io le cazzate che ho sentito su di me non le ho mai sentite in vita mia. Il 75% delle notizie su di me erano bufale. Preferisco parlare di Lecce e non di mercato”.

Kamada e la sostituzione di Milinkovic

Kamada il nuovo centrocampista scelto dalla Lazio per sostituire Milinkovic Savic – Roma.Cityrumors.it

Nonostante non lo ami, il mercato ha regalato alla Lazio Castellanos, Isaksen, Rovella e Luca Pellegrini. Oltre a Kamada, chiamato a prendere il posto di Sergej Milinkovic Savic, che ha lasciato il club biancoceleste dopo otto stagioni. Il giapponese ha le caratteristiche per sostituire il serbo? “Può pestare le su stesse zone, ma con caratteristiche diverse. È un palleggiatore, ha buoni tempi di inserimento, ma non ha il fisico di Milinkovic. La squadra giocherà leggermente in modo diverso quindi. Siamo migliorati a livello di rosa, nell’undici è da vedere”. Molti dei nuovi potrebbero giocare a Lecce. “C’è questa possibilità, ma dire che siano pronti però no. Io ho certe caratteristiche, faccio difficoltà a lanciare un giocatore in tempi brevissimi. Se uno non ti sa certi movimenti mette in difficoltà tutti. Qualcuno per uno spezzone lo vedremo sicuramente. Kamada non è pronto fisicamente, non è completamente inserito nei meccanismi, ma è un giocatore fatto. La prestazione te la può tirare fuori in qualsiasi modo. Gli altri ora hanno qualche difficoltà. Hanno cambiato lingua, allenamenti, modi di mangiare. Non è facile. Ho visto soffrire Platini da giovane e veniva da 400 km di distanza. Piano piano metteremo a posto tutti, ora sono un po’ indietro”.

Milinkovic ha lasciato la Lazio, ma a Lecce non avrebbe comunque giocato in quanto squalificato. “Ma era per una partita, mica per 38 (si lascia andare ad una risata). Kamada dall’inizio? Non ha i 90 minuti, non abbiamo ancora deciso. La sensazione a livello globale è che abbia l’esperienza per limitare i tempi. Per 20 minuti sono pronti anche gli altri, Isaksen sta molto bene”. A centrocampo le chiavi saranno affidate probabilmente a Luis Alberto.  “L’ho visto bene, le responsabilità le aveva anche l’anno scorso. Ha fatto una buona preparazione, viene da un periodo più sofferto, qualche acciacco lo sta frenando. Sarà importante anche nella prossima stagione, come è stato anche l’anno scorso anno da novembre in poi. Ora ha avuto dei problemini fisici che lo stanno un po’ frenando, roba risolvibile nei prossimi giorni”. Sui singoli: “Per Lazzari scelgo le partite in cui è indispensabile, ce ne sono altre in cui servirà altro. Ci puntiamo molto, avere Hysaj in salute, così come Pellegrini e Marusic è importante”. 

Lo scudetto del 1974 e le storie romantiche

Chiusura dedicata allo scudetto del 1974 vinto da Tommaso Maestrelli. Sarri ha spesso fatto riferimento a quella squadra, che seguiva da bambino. “Difficile spiegare quello scudetto alle generazioni attuali, abbiamo la sfortuna di essere vecchi di averlo visto, la fortuna di essere vivi. Difficile raccontare certi personaggi, che erano facilmente capibili in quegli anni. Chi ha vissuto la Lazio sa cosa ha rappresentato quella squadra e quell’allenatore. Per un giapponese o un danese avverrà tra qualche tempo. Se la Juve trovasse la motivazione solo ogni 50 anni sarebbe diverso… Quello scudetto è particolare, come quelli del Napoli per esempio, hanno un fascino superiore. Sono storie che io ho vissuto in piena giovinezza, quando le vivi in modo così intenso ti rimangono impresse per tutta la vita. Quando hai l’imprinting di una storia straordinaria ti rimane addosso.