Le valutazioni dei giallorossi, al termine della sfida casalinga contro gli uomini di Di Francesco, valida per la sesta giornata di campionato. Le pagelle di Roma-Venezia
Dopo il pareggio casalingo contro l’Athletic Bilbao in Europa League, i giallorossi di Juric battono il Venezia, nella sesta giornata di campionato. Dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo, i padroni di casa ribaltano il risultato nella ripresa grazie ai gol di Cristante e Pisilli, alla prima rete in serie A.
Svilar 7,5: Se la Roma chiude il primo tempo con un solo gol da recuperare, il merito è tutto suo: risponde come può alle conclusioni degli ospiti e tiene la Roma in partita. Nella ripresa dice di no ad Oristanio, che si era presentato a tu per tu con lui. I suoi miracoli permettono ai giallorossi di organizzare l’assalto finale e recuperare.
Mancini 6,5: A volte sembra predicare nel deserto: lotta, difende e si fa vedere anche in fase offensiva. Nel finale del primo tempo evita il gol del raddoppio del Venezia. Esce dopo un’ora per un problema muscolare, tra gli applausi dello stadio Olimpico. Uno dei pochi ad aver ricevuto questo trattamento.
Ndicka 5,5: Primo tempo di lotta: ingaggia con Pujanpalo un duello fisico. Svetta di testa in molte occasioni per liberare l’area di rigore. Nel momento più difficile, ad inizio ripresa, sembra andare in difficoltà.
Angelino 6,5: Dopo la sfida europea, nella quale era tornato a muoversi a tutta fascia, Juric lo utilizza nei tre centrali. Nella ripresa si sgancia con maggiore insistenza, ma spesso lascia la difesa sguarnita, regalando ripartenze pericolose agli ospiti. Decisamente meglio davanti: un suo tiro cross crea il panico nella difesa avversaria. Nel momento di maggiore spinta, diventa il giocatore più pericoloso.
Celik 6: Più quarto centrale che esterno di spinta. Limita gli attacchi nella prima frazione di gioco, poi prova a salire, accompagnando la fase offensiva. Fa il suo.
Koné 6: Fisico e personalità: prova a prendere per mano la squadra e a far girare il pallone, ma come era accaduto contro l’Athletic Bilbao, finisce per calare alla distanza. Nella ripresa si rende pericoloso con una conclusione potente, ma centrale, prima di abbandonare il campo.
Cristante 6,5: Sembra girare a vuoto, chiuso nella morsa della linea mediana veneta. Nel momento decisivo trova il gol del pareggio, con un tiro (deviato) che batte Joronin. ,
El Shaarawy 5,5: Timido e poco propositivo. Dalla sua parte Zampano spadroneggia e lui non riesce a fronteggiarlo.
Soulé 5,5: Ha la grande chance di giocare dal primo minuto, al posto di Dybala. Si muove tanto, ma non sempre nel modo giusto: sfiora il gol nel primo tempo con un tiro insidioso. La fotografia del suo inizio di stagione sta tutto nell’infortunio che rimedia, esultando al gol di Pisilli.
Pellegrini 6: Sfiora il gol di testa e con un tentativo che si perde sul fondo. E’ il più pericoloso tra i padroni di casa- Esce tra i fischi (ai quali comincia ad abituarsi) dopo 80′.
Dovbyk 5,5: Tanto movimento, ma pochi palloni giocabili. La prima chance arriva al 72′: palleggia in area e calcia con il mancino, sfiorando il palo.
Pisilli 7: In campo nella ripresa per regalare vivacità e idee. Sfiora subito il pareggio con un colpo di testa, e trova nel finale il gol vittoria. Il primo in serie A, il primo con la maglia giallorossa. Una rete bella, significativa e dall’importanza straordinaria.
Baldanzi 6,5: Parte ancora dalla panchina, nonostante la buona prestazione contro l’Athletic Bilbao. Entra nel momento più complicato e partecipa all’assalto finale. Regala vivacità e idee.
Paredes sv: In campo per l’assalto finale