I giallorossi di Mourinho non incontrano particolare resistenza, riuscendo ad esprimere con fin troppa facilità le proprie qualità.
La Roma di José Mourinho gioca per l’onore contro lo Sheriff, poiché, dopo pochi minuti, la sua rivale per il primo posto nel girone, lo Slavia Praga, chiude la questione, travolgendo il Servette e conquistando la piazza più alta. Adesso, testa agli spareggi, dopo una partita sostanzialmente di allenamento. Tra le altre cose, spicca nuovamente l’emergenza difensiva dei giallorossi, che, ad un certo punto, si ritrovano con un trio difensivo composto interamente da calciatori fuori ruolo (Cristante, Bove e Karsdorp).
Il match contro la formazione moldava non nasconde alcun pericolo agli uomini dello Special One, che hanno vita facile dal primo all’ultimo minuto, nonostante il proprio gioiello più luccicante sia in infermeria. Anche senza Dybala, gli avversari sono talmente evanescenti, da permettere un palleggio e una vitalità tattica piuttosto rari per il sistema di gioco mourinhiano.
Svilar 6,5: Se il resto della rosa giallorossa percorre un sentiero lineare e senza ostacoli, per via di un avversario a dir poco innocuo, l’estremo difensore serbo potrebbe serenamente prendere uno sgabello e accomodarsi, per osservare senza fatica e ripercussioni la sfida a senso unico andata in onda all’Olimpico.
Karsdorp 6: Dopo una prima parte di partita giocata nel proprio ruolo di competenza, l’assenza di centrali difensivi lo costringe ad arretrare. Nessun errore particolare ma, vista la modestia dell’avversario, avrebbe potuto incidere maggiormente.
Llorente 6,5: Sempre solido e mai in affanno. A prescindere dalla semplicità della sfida, un giocatore costantemente eccellente
Cristante 6,5: Stavolta, anche se fuori ruolo, la sua esperienza da difensore centrale prosegue nella serenità più totale. Minimo sforzo, masssimo risultato.
Celik 5,5: Sostanzialmente invisibile. Anche quando impiegato da quinto di centrocampo, la squadra non si affida sostanzialmente mai a lui per la fase di spinta. Fare male poi, con questa resistenza, sarebbe stato difficile.
Bove 6,5: Torna il solito Bove, solido e tenace. Unico neo? Anche in una partita da coefficante di difficoltà minimo, il centrocampista romano non brilla vicino alla porta. Appena arretrato a difensore centrale, svolge con maestria il ruolo.
Sanches 7: La paura che possa accasciarsi da un momento all’altro resta, ma la prestazione testimonia le potenzialità di un calciatore sempre tranquillo e preciso.
Aouar 6,5: Si sbatte nella trequarti avversaria per conquistare la fiducia di Mou. Prima di uscire per infortunio, restituisce sensazioni piacevoli.
Zalewski 7,5: E’ vero… l’avversario, come ripetuto svariate volte, è a dir poco trasparente, ma la partita dell’esterno romano è semplicemente sontuosa. Intensità, qualità e intelligenza si mischiano armoniosamente nella prestazione del numero 59. Ennesima conferma di un talento cristallino.
Belotti 6,5: Sempre utile e volenteroso di aiutare la squadra, il gallo mette anche la firma sul tabellino.
Lukaku 6,5: Il suo è forse l’unico ruolo che non trova vita facile, poiché costantemente circondato. Nonostante ciò, fa il suo sporco lavoro e porta a casa un gol e un assist.
El Shaarawy 7: Non si smentisce mai. Stavolta, oltre la tecnica, la costanza atletica e l’imegno, il faraone si traveste anche da Paulo Dybala, tentando di prendere in mano la fase offensiva giallorossa
Paredes 6: Nulla di particolarmente importante da segnalare. Sbaglia qualcosa, ne azzecca qualcun’altra, ma l’avversario non punisce mai e, dunque, anche gli errori si perdono nel nulla.
Pagano 6: Ci mette l’impegno e la voglia di fare che ci si aspetta da un giovane. L’incontrollabile passione gli permette di aiutare la squadra nel suo piccolo.
Pisilli 6,5: Dopo un primo tentativo sciupato per mancanza di esperienza, firma il suo primo gol con la maglia della Roma. Una rete piuttosto fortuita, ma scaturita dalal voglia di emergere.
Mannini: sv