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Roma piange il medico degli scudetti: “Se ne va un pezzo di storia”

A Novembre avrebbe compiuto novanta anni. Ha lavorato con la Lazio di Chinaglia ed ha vinto due scudetti con la Roma

Ha legato il suo nome al mondo della medicina e dello sport. Ha lavorato e vinto titoli con entrambi i club capitolini, iniziando la sua avventura con la Lazio e diventando poi un pilastro della Roma. Alle sue sapienti mani, si sono affidati i più importanti campioni del mondo del calcio e dello sport, ed ha rappresentato per anni un vanto e un lustro nel mondo della medicina sportiva.

Roma e Lazio piangono la scomparsa del loro storico medico – Roma.Cityrumors.it

E’ scomparso oggi nella capitale alla soglia dei novanta anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dello sport. Aveva iniziato a giocare a calcio nel ruolo di portiere, vestendo la maglia delle giovanili della Lazio, prima di intraprendere l’avventura in  ambito medico. E’ poi tornato nel club biancoceleste, facendo parte dello staff sanitario che nel 1974 vinse lo scudetto. Poi, nel 1978 il passaggio alla Roma, dove ha vissuto gran parte della sua vita professionale, vincendo il titolo nel 1983 e nel 2001.

Roma e Lazio piangono la morte di Ernesto Alicicco. Una figura storica nel mondo della medicina sportiva. Il prossimo sette novembre avrebbe compiuto novanta anni. A dare la notizia è stato Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva Lazio e grande amico di Alicicco, con un post su Facebook: “una carezza a Ernesto Alicicco, caro amico, grande uomo di sport”.

Roma piange la morte di Ernesto Alicicco

Alicicco ha sempre amato lo sport ed il calcio. Ha giocato da portiere nelle giovanili della Lazio: i biancocelesti lo hanno fatto esordire in Primavera, poi lo hanno mandato “a farsi le ossa” in giro per l’Italia: Spoleto, Sora, Tivoli, Parma, Turris. Contestualmente porta avanti gli studi e si laurea in medicina. Nel 1968 torna alla Lazio e ricopre il ruolo di responsabile medico del settore giovanile. Poi passa in prima squadra, come primo collaboratore del dottor Ziaco, il medico responsabile del club. Sono gli anni di Chinaglia, D’Amico e della Lazio di Tommaso Maestrelli. Alicicco fa parte della squadra che porta a casa lo scudetto nel 1974.

Quattro anni dopo passa alla Roma e scrive alcune tra le pagine più  belle ed esaltanti della storia giallorossa. Resta ventitré anni con la società giallorossa: vince lo scudetto del 1983, quello del 2001 e instaura un legame solido con tutto l’ambiente. Per i calciatori è un punto di riferimento ed un amico: stringe rapporti solidi con Bruno Conti, Agostino Di Bartolomei, Francesco Totti e tutti i giocatori che hanno militato a Trigoria. Nel 2001, dopo il tricolore vinto, segue Carlo Mazzone al Brescia e lavora insieme a Roberto Baggio, aiutandolo a recuperare dall’infortunio e realizzando un vero e proprio miracolo sportivo.

“Un pezzo di storia dello sport”

Una volta in pensione ha collaborato con alcune scuole calcio, nella costruzione e nell’allenamento dei giovani portieri della capitale. La sua prima, vecchia passione. “Si era messo a disposizione della Scuola sin dal primo giorno, dispensando consigli sul tema a tutti noi, e partecipando anche a stage formativi. Uno di noi oggi ci ha lasciato, il grande Prof Ernesto Alicicco. Per me un secondo padre – scrive l’ex portiere David Calabria con cui ha collaborato nella formazione dei portierii – a cui continuerò a dire grazie personalmente per le sue parole verso di me, e soprattutto per il suo contributo nelle nostre attività. Se ne va un pezzo della Scuola, se ne va un pezzo di storia dello sport”.