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Roma, la clamorosa risposta dei Friedkin alla contestazione: tifosi spiazzati

La Curva Sud ha organizzato una protesta in occasione della sfida con l’Udinese: ecco la clamorosa risposta dei Friedkin. Ecco cosa faranno

L’esonero di Daniele De Rossi ha esasperato gli animi all’interno della Roma. Il tifo organizzato giallorosso non ha perdonato alla dirigenza statunitense e alla Ceo Lina Souloukou il trattamento riservato all’ex tecnico, chiamato per sostituire Mourinho nel momento peggiore del tecnico portoghese, e poi allontanato allo stesso modo dopo solo quattro gare di campionato.

Ryan e Dan Friedkin, proprietari della Roma. Sul mercato investiti oltre cento milioni di euro. I tifosi in subbuglio per l’esonero di De Rossi – Cityrumors.it

Dopo una Conference League, due finali europee, gli ingaggi di Mourinho, Dybala, Lukaku e dopo aver speso quasi un miliardo di euro, tra investimenti ed aumenti di capitale, i Friedkin si trovano ora a subire la prima, vera contestazione, da quando hanno sostituito James Pallotta alla guida del club. L’ex proprietario era finito nel mirino dei tifosi, per i mancati risultati e alcune decisioni mai digerite dall’ambiente.

I Friedkin erano stati al centro delle discussioni dopo l’esonero di Mourinho (amato dal pubblico), ma erano riusciti ad attutire il colpo, grazie all’ingaggio di De Rossi, ex capitano, bandiera e personaggio amatissimo dall’ambiente. I risultati (almeno nella prima fase), avevano dato ragione alla società. Tanto da convincere i dirigenti a rinnovare il contratto a De Rossi per altri tre anni, prima di accantonarlo. Ora, la situazione ambientale è davvero elettrica.

Il giorno dell’esonero, un numeroso gruppo di tifosi ha espresso solidarietà a De Rossi, dedicandogli cori e affetto sotto casa, mentre a Trigoria sono stati contestati i calciatori (su tutti Cristante e Pellegrini) e i dirigenti (i video di chi cercava la Ceo Souluokou sono diventati immediatamente virali). La situazione è incandescente, ed ha portato la parte più calda del tifo organizzato a proclamare lo sciopero in occasione della sfida di domenica contro l’Udinese, valevole per la quinta giornata di campionato.

La risposta dei Friedkin alla contestazione della sud

Il tifo organizzato della Roma ha annunciato una protesta simbolica, invitando gli altri tifosi a ritardare l’ingresso allo stadio di mezz’ora rispetto all’inizio della partita. In seguito, hanno pubblicato un comunicato per spiegare i motivi della loro contestazione. Una posizione forte per evidenziare un malcontento generale e diffuso. Una presa di posizione importante, che porterà a disertare lo stadio Olimpico. Almeno nella prima parte della sfida con i friulani.

Ryan e Dan Friedkin non saranno allo stadio Olimpico durante Roma-Udinese – Roma.cityrumors.it

La contestazione sarà rivolta ai Friedkin, ma i due proprietari non saranno allo stadio Olimpico. Dan e Ryan Friedkin, dopo aver esonerato De Rossi e salutato l’arrivo di Juric, hanno deciso infatti di ripartire per gli Stati Uniti. Non saranno allo stadio Olimpico; non assisteranno all’esordio del nuovo tecnico e, soprattutto, non assisteranno alla contestazione che il pubblico ha deciso di organizzare nei loro confronti. Hai fischi e agli insulti, risponderanno con l’assenza, aumentando una distanza (chilometrica e sentimentale) sempre più evidente e destinata ad aumentare nei prossimi giorni.

La scelta della Curva Sud: il comunicato

La contestazione che la Curva Sud invita ad estendere a tutti i settori nasce dalle ultime vicende della A.S. Roma, una Società assente, che non ha mai preso posizione per difendere i suoi tifosi e che sembra essere diventata una continuazione della gestione Pallotta, dal cui stemma ancora non riusciamo a liberarci. Dai giocatori si pretende il massimo impegno. Non è questione di vincere o perdere ma di dare tutto per la gente che li segue facendo grandi sacrifici. TUTTI I SETTORI FUORI PER TRENTA MINUTI, RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA ROMA“.

Juric prova a cambiare la Roma

In tutto questo, Juric si troverà costretto a plasmare la Roma e a codificarla al suo modo di vedere e interpretare calcio. Il nuovo allenatore della Roma   ha un approccio al gioco del calcio completamente diverso rispetto al suo predecessore. Questo cambiamento di filosofia e di metodologia rappresenta una sfida importante per i giocatori, abituati a lavorare e giocare secondo schemi e principi molto diversi. E certamente non potrà esser inculcato in soli quattro allenamenti.

Le squadre di Juric non sono ricordate per il possesso palla: l’anno scorso a Torino, i granata chiusero al decimo posto la graduatoria del possesso medio. Nel 2020-21 il suo Verona arrivò addirittura quart’ultimo in questa graduatoria. La Roma aveva studiato una squadra di palleggiatori (Pellegrini, Soulè, Dybala, Le Feè, Konè) ed ora il tecnico dovrà riuscire a trovare il giusto assetto.