Proroga Superbonus 110% fino a giugno: perchè adesso diventa molto più probabile

Il dibattito sulla necessità di prorogare il termine per accedere ai fondi del Superbonus continua, tra favorevoli e (molti) contrari.

Chi ha in progetto di ristruttura la propria abitazione dovrà fare i conti con una amara verità: il Superbonus 110% dal prossimo anno non esisterà più. O, almeno, il Superbonus per come lo abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni.  Per i lavori avviati nel 2024 potrebbe ancora essere possibile accedere all’agevolazione (sempre che la normativa non cambi di nuovo), ma chi intraprende i lavori dovrà sicuramente fare a meno meno della possibilità di cessione del credito o di sconto in fattura. Soprattutto con l’aliquota ridotta al 70%.

il superbonus 110 sarà abolito nel 2024
Dal prossimo anno non sarà più possibile accedere al Superbonus ANSA FOTO Roma.cityrumors.it

Queste decisioni sono state prese in seguito ai grandi problemi che questa misura ha generato per le casse dello Stato. Dati alla mano, in molti non hanno avuto remore a definirlo “il maggior spreco di denaro della storia repubblicana” italiana. In effetti, secondo le stime, le spese totali potrebbero arrivare a costare oltre 125 miliardi di euro. Ora, però, qualcuno ha alzato la voce per rivendicare la necessità che il Superbonus non venga del tutto abolito. O quantomeno, non per il momento.

Imprese e cittadini potrebbero trovarsi tra le mani un grande problema con il Superbonus

La prima a esporsi sulla necessità di una proroga è stata ANCE, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, a cui poco dopo si è aggiunta anche Federcostruzioni, la federazione che nel sistema confindustriale rappresenta l’intera filiera delle costruzioni. Secondo queste due istituzioni, chiudere la possibilità di accedere al Superbonus con la fine dell’anno significa aprire la porta a migliaia di contenziosi che poi intaseranno i sistemi edile e giuridico italiani.

Il 31 dicembre 2023, infatti, scadrà il Superbonus a disposizione delle unifamiliari, mentre scenderanno al 70% le aliquote per gli interventi unifamiliari. Questo significa che gli addetti ai lavori cercheranno di chiudere i cantieri in fretta, il che comporta rischi non indifferenti.

proroga del superbonus
Diverse associazioni edili hanno sottolineato i pericoli di tagliare una misura in maniera così drastica ANSA FOTO Roma.cityrumors.it

“E’ assolutamente necessario individuare una rapida soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, a causa del caos normativo e applicativo dell’agevolazione fiscale, non riusciranno a terminare i lavori in tempo utile”, sottolinea l’ingegnere Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni.

Lo Stato, ben consapevole del fatto che molti cantieri hanno accumulato considerevoli ritardi, ha comunque deciso di staccare la spina al Superbonus per evitare che i costi ai danni delle sue casse aumentino ancora di più. Una soluzione a questi casi problematici, però, non è stata ancora trovata e, come al solito, a rimetterci saranno imprese e cittadini.

Nel frattempo, diversi osservatori hanno sottolineato che chi inizierà i lavori il prossimo anno potrà contare su altre misure, decisamente più convenienti. C’è ad esempio l’Ecobonus in condominio, che permette di ottenere indietro il 75% del costo dei lavori con molti meno vincoli (ma in dieci anni anziché in quattro).

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