I cappotti termici che hanno reso le case ottimizzate per l’efficienza energetica stanno rivelando un altro aspetto ad oggi sottovalutato.
I materiali di costruzione infatti, con cui questi prodotti sono stati edificati negli ultimi anni, sembrano non essere così eccellenti in termini di sicurezza, come rivelato dagli ultimi fatti di cronaca in Italia. Edifici, di recente costruzione o ristrutturazione con il Superbonus, sono stati inceneriti da incendi di vasta portata.
Con il Superbonus è stato possibile per tantissimi operare un cambiamento sul cappotto domestico, crearlo o andare a modificarlo. La questione è diventata difficile poiché il miglioramento dell’efficientamento energetico è stato richiesto a tutti, in particolare per le politiche green a cui converge l’Europa. Questo beneficio economico quindi ha dato il via ad un boom di adesioni.
Cappotti termici non sicuri: sono a rischio incendio
Oggi però l’attenzione è attirata dal risvolto della medaglia. I materiali impiegati sono stati i più disparati che sicuramente isolano benissimo le temperature, evitano i ponti termici e sono classificati come perfettamente sicuri. Non sono ovviamente loro a determinare le fiamme ma potrebbero fungere da diffusore se non scelti adeguatamente. Gli specialisti quindi richiamano ora l’attenzione su ciò che è stato fatto, riempire le intercapedini delle pareti con elementi probabilmente di dubbia scelta. In caso di incendio di un immobile con uno sviluppo significativo delle fiamme, prodotti non adeguati potrebbero rendere tutto più facile. I materiali adoperati, se combustibili, facilitano la diffusione del fuoco.
Sono stati i bonus ad incentivare l’uso del cappotto termico, per molti era impossibile pensarci poiché, visti i costi elevati, non era fattibile affrontare la spesa economica. Ed effettivamente in termini di consumi e benefici questi hanno un valore enorme perché migliorano moltissimo la questione climatica interna, proteggendo sia in estate che in inverno lo spazio abitativo. Ora è tempo però di valutare oltre al piano del risparmio anche la questione sicurezza, altrimenti si rischiano conseguenze importanti. Certo, non è detto che una casa vada a fuoco ed è chiaro che se questo non accade, la sicurezza c’è. Ma questi isolanti dal freddo non servono a rendere però sicura la casa dal fuoco se non sono della classe giusta.
La legge dispone che questi materiali negli edifici si possono usare, quindi è tutto in regola. Sono ora in corso delle normative al vaglio dei comuni per poter limitare i danni, per porre accento sulla sicurezza. Il Superbonus sarà tagliato fuori e quindi diminuiranno ovviamente le nuove modifiche. La classificazione Europea è chiara, anche per ciò che riguarda la combustione quindi si rimanda alla suddetta per specifiche relative alla classificazione e al tipo di materiali. Guardando sulla tabella è possibile farsi un’idea. Ci sono tre gruppi di prodotti: prodotti da costruzione, pavimentazioni e isolanti. I prodotti da costruzione sono suddivisi in varie classi, poi ci sono i pavimenti e gli isolanti termini. Andrebbe quindi fatto uno studio per la scelta dei materiali perché non tutti sono uguali e soprattutto, anche nella stessa tipologia, ci sono classi differenti.