I due neo acquisti della Roma accolti all’aeroporto dai tifosi giallorossi. Formula di acquisto e voglia di riscatto
Bagno di folla a Fiumicino per Leandro Paredes e Renato Sanches, i due neo acquisti della Roma, arrivati dal Paris Saint Germain. Nonostante il giorno di festa numerosi tifosi romanisti si sono presentati all’aeroporto per accogliere i due giocatori. Per l’argentino si tratta di un ritorno nella capitale, dopo la prima esperienza (due stagioni, 2014-15 e 2016-17). Il portoghese è invece pronto ad iniziare questa nuova avventura, con lo spirito di rivalsa dopo una stagione in chiaroscuro.
I due sono sbarcati a Fiumicino nel primo pomeriggio, con un volo privato. Una nutrita rappresentanza di tifosi della Roma li ha accolti scattando selfie, chiedendo autografi e intonando cori per loro. Dopo aver tanto atteso i nuovi acquisti, i sostenitori giallorossi hanno finalmente potuto festeggiare l’arrivo dei due centrocampisti, destinati a prendere il posto di Matic (ceduto al Rennes) e di Wijnaldum (non riscattato).
La Roma ha chiuso due operazioni distinte. Paredes, che lo scorso anno ha faticato ad imporsi nella Juventus di Massimiliano Allegri (solo 8 presenze da titolare in campionato) arriva a Roma a titolo definitivo. Il club ha pagato il suo cartellino circa 2,5 milioni di euro. Un dettaglio di non poco conto: Paredes infatti è il primo calciatore dopo Celik (acquistato lo scorso anno) per il quale i Friedkin (che hanno incassato circa 80 milioni dalle cessioni nell’anno solare 2023) pagano il cartellino. Renato Sanches invece viene ingaggiato in prestito per 1 milione con diritto di riscatto a 15 che diventerà obbligo se matureranno determinate condizioni (il 60 per cento delle partite giocate). Ieri entrambi hanno ottenuto il via libera per lasciare Parigi, dove Luis Enrique non li considerava per il proprio programma tecnico, e raggiungere la loro nuova squadra.
Leandro Paredes sbarcò a Roma la prima volta nel 2014, giovanissimo. Fu una scommessa dell’allora Direttore Sportivo Walter Sabatini. La Roma lo prese dal Boca Juniors e lo parcheggiò sei mesi in prestito al Chievo Verona. A giugno l’approdo definitivo nella capitale: una stagione tra panchina e qualche apparizione, poi il prestito all’Empoli. In Toscana è protagonista di un grande campionato (33 partite e 2 gol). La Roma lo riporta a casa e nell’estate del 2016 lo lancia titolare: Paredes esplode: gioca titolare, segna in campionato e in Europe e si impone. Lo Zenit offre 23 milioni di euro a Pallotta, che lo cede. Un anno e mezzo in Russia, poi a gennaio 2019 il passaggio al Psg. Paredes non è mai un titolare fisso, ma entra nelle rotazioni. Ad agosto scorso il passaggio alla Juventus. Nella sua seconda avventura italiana sono più dolori che gioie: gioca ad intermittenza, non riuscendo ad esplodere. A dicembre la vittoria del Mondiale in Qatar con l’Argentina. Scaloni crede in lui e lo inserisce in 5 gare (tre dal primo minuto), facendolo entrare anche nei minuti conclusivi della finale con la Francia. Quando arrivò la prima volta a Roma era un ragazzino alle prime esperienze, oggi torna nella capitale da Campione del Mondo.
Renato Sanches arriva in prestito dal Psg. Il club campione di Francia lo acquistò dal Lille l’estate scorsa per 15 milioni di euro, convinto dalle sue prestazioni al Lille. Con i parigini ha vinto lo scudetto, disputando 23 gare (sei dal primo minuto). Le sue ultime due stagioni sono state frenate dagli infortuni (37 le gare saltate per problemi fisici negli ultimi due anni). Quando è stato chiamato in causa ha dato il suo contributo, con la consueta grinta e la grande capacità di inserimento a centrocampo. Il Psg lo ha scaricato: il feeling con il nuovo tecnico Luis Enrique non ha funzionato. Renato Sanches ha voglia di riscatto e ha scelto Roma (e il connazionale Mourinho) per rilanciarsi.