La Roma era attesa a una conferma dopo la non certo brillante vittoria contro il Torino nel turno infrasettimanale che comunque aveva rilanciato in classifica i giallorossi
Un incubo senza fine questo campionato per la squadra giallorossa. Un passo avanti e uno indietro per una classifica che adesso si fa davvero preoccupante. Ennesima sconfitta senza attenuanti sul campo di una piccola per una squadra che ha sì la forza di recuperare due volte lo svantaggio a causa di gravi disattenzioni difensive, per poi farsi beffare addirittura in contropiede nei minuti finali.
Ivan Juric va dritto ancora per la sua strada e sceglie quella che secondo lui doveva essere la squadra migliore poer affrontare il Verona di Zanetti, considerando che comunque quella del Bentegodi era la terza gara in sette giorni. L’allenatore croato quindi conferma il terzetto difensivo visto con i granata, dà ancora spazio alla coppia Koné–Le Fée a centrocampo con Celik e Zalewski sulle corsie. Davanti Dybala va in panchina, mentre tornano dall’inizio Soulé e Pellegrini alle spalle di Dovbyk, reduce dalla febbre.
Svilar 5: Incolpevole sul primo, visto il clamoroso svarione di Zalewski, sul secondo gol però non riesce a fare piazza pulita nell’area piccola che dovrebbe essere di sua competenza e Magnani lo punisce per la seconda volta. Poi osserva inerme presentarsi solo davanti al suo cospetto anche Harroui che lo punisce per la terza volta.
Mancini 5: Resta coinvolto anche lui nel pasticciaccio in occasione del secondo gol dove tutta la difesa romanista non riesce ad effettuare il taglia fuori con il centrale del Verona che di testa beffa tutti. Poi il contropiede fatale nei minuti di finali della partita lo mettono per forza sul banco degli imputati.
N’Dicka 5: Nella mischia che coinvolge tutta la difesa giallorossa in occasione del secondo gol, è quello che addirittura ha la peggio subendo un fortuito colpo al naso. La sensazione è quella di essere poco tranquillo.
Angelino 5,5: Dalla sua parte noin si passa, è l’unico a reggere botta quando il Verona prova a costruire qualcosa di pericoloso. Ma resta per forza coinvolto nei tre gol subiti.
Celik 6: Si vede soprattutto in fase offensivo. Cerca di dare una mano nel guidare le rimonte a cui è chiamata la Roma. Suo l’assist per Dovbyk in occasione del secondo pareggio.
Koné 5,5: La coppia tutta francese del centrocampo ha regalato muscoli e corsa alla manovra giallorossa. In particolare la mezzala giallorossa ha cercato sempre di provare a essere pericoloso con i suoi inserimenti per provare a prendere di sorpresa la retroguardia gialloblù. Meno efficace di altre occasione la sua pericolosità al tiro da fuori area.
Le Fée 5: Era la sua giornata, la sua grande occasione. Una chance da titolare dopo tanto tempo che il francese ha cercato di sfruttare mettendosi a disposizione dei compagni in mezzo al campo. Ha cercato di dettare i tempi di gioco, ma non sempre nella maniera migliore. Esce stremato dopo 65 minuti per far posto a Cristante.
Zalewski 5,5: Parte malissimo regalando clamorosamente il pallone che permette a Tengstedt di aprire le marcature. Poi però reagisce d’orgoglio e diventa il più propositivo. Gli viene annullato un gol per fuorigioco millimetrico e poi regala un sontuoso assist a Soulè per il primo pareggio.
Soulé 6,5: Questa volta parte titolare e deve fare il Dybala. Compito che assolve alla grande cercando di cucire il gioco tra difesa e attacco e soprattutto facendosi trovare pronto sull’imbeccata di Zalewsky realizzando con un bel sinistro il primo momentaneo pareggio.
Pellegrini 5,5: Rientrava dopo la particolare assenza con il Torino. Dal capitano ci aspetta sempre l’acuto vincente, la giocata che spariglia la partiuta e quindi il risultato. Prova a caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti in cui la Roma va sotto nel punteggio e soffre. Nel complesso una partita non posiotiva.
Dovbyk 6,5: Inutile girarci intorno, con lui è tutta un’altra Roma almeno nella fase offensiva. Ha peso, centimetri, classe e senso del gol. Riesce sempore a dare profondità alla squadra e quando viene servito nello spazio non perdona. L’assist di Celik non poteva non essere tramutato in gol.
Dybala 6: Entra forse troppo tardi per cercare di vivacizzare l’attacco giallorosso. E’ l’ultimo ad arrendersi un suo tiro dal limite in pieno recupero costringe Montipò a compiere una grande parata
El Shaarawy 5,5: Si piazza sulla fascia di pertinenza e prova a mettersi in mostra con qualche guizzo. Ma è sempre ben marcato dagli esterni del Verona
Cristante 5,5: Quando entra in campo sembra che il gioco innesti automaticamente una marcia più bassa. Il contropiede finale che condanna la Roma alla sconfitta è anche responsabilità sua.
Baldanzi 5,5: Da lui ci aspetta sempre il guizzo, la giocata in grado di illuminare la scena. ma oggi entra nella fase più delicata e nion riesce ad inciodere.
Paredes sv: Pochi minuti per Konè