Il tecnico della Roma in conferenza stampa attacca il centrocampista serbo. Poi su mercato e l’esordio in campionato…
Due settimane fa, nel bel mezzo di un mercato che stentava a decollare e tra tante voci che circolavano sul nome dell’attaccante che avrebbe sostituito l’infortunato Abraham, Josè Mourinho fece trapelare impazienza e un pizzico (eufemismo) di ansia. Oggi, alla vigilia della prima gara di campionato contro la Salernitana (domani alle ore 18.30 allo stadio Olimpico), il tecnico portoghese si dice “sereno, ma non contento”. Dal mercato sono arrivati Leandro Paredes e Renato Sanches (doppia operazione chiusa con il Paris Saint Germain) ma non ancora la tanto attesa punta, che il tecnico aspetta per completare il reparto offensivo.

“Sono positivo perché i giocatori ne hanno bisogno. Sono sereno, non litigo, ma non sono super contento, è normale. Direttore e società vogliono la mia stessa cosa. Ma l’allenatore sono io”, ha ribadito ancora una volta il tecnico giallorosso, che domani non sarà in panchina in quanto squalificato (verrà sostituito da Bruno Conti). La Roma arriva all’esordio in campionato dopo un duro lavoro e un’estate difficile. L’infortunio di Abraham, i mancati arrivi di Morata e Scamacca, le infinite trattative per Zapata e Marcos Leonardo, fino all’addio di Matic.
Il tecnico, è molto duro contro il centrocampista serbo. Uno dei suoi pupilli. Un giocatore che ha allenato in Inghilterra e al quale lo scorso anno ha regalato le chiavi del centrocampo giallorosso. “Se vorrà dire qualcosa, lo dirà il signor Matic. Il direttore sportivo del Rennes ha svelato che parlavano da più di un mese. Cos’altro potrei aggiungere io?”. Al posto di Matic è arrivato Leandro Paredes. “Mi piace tanto, lo scorso anno non è andato bene alla Juventus anche se ha vinto il Mondiale che è tutto. Vuole aiutare, parte dalla panchina, è in un’ottima condizione mentale, fisicamente non ha tanti minuti perché si è allenato a parte in questo precampionato”.
Lo Special One regala una fotografia sullo stato di salute della squadra giallorossa, che domani esordirà allo stadio Olimpico contro la Salernitana del connazionale Paulo Sousa. “Abbiamo lavorato bene, molto bene. Arriviamo a questo esordio con 40 giorni di lavoro dove tutti hanno fatto il 100% di lavoro o molto vicini, pochissimi problemi. Non abbiamo nessuno fuori per infortunio, ne abbiamo due fuori per squalifica, ma ci arriviamo bene. Ringrazio lo staff e i calciatori per come abbiamo lavorato”.
L’avversario di turno sarà la Salernitana, squadra contro la quale i giallorossi esordirono anche lo scorso campionato (vittoria a Salerno 1-0 con gol di Cristante). “Sono una buona squadra. Hanno un allenatore esperto, lo scorso anno non hanno vinto tanto ma ne hanno perse poche. Hanno le potenzialità per l’Europa. Mi aspetto una partita difficile, ma in Serie A non esistono gare facili. Ci mancano Pellegrini e Dybala, è inutile ripeterlo. Il mondo del calcio a volte mi stupisce, su alcune cose siamo tanti anni indietro perché iniziare la competizione con giocatori squalificati per accumulo di gialli dell’anno prima è fuori moda. Un conto è un’espulsione, ma lasciare giocatore fuori per i cinque gialli è demodè”.
Mourinho e il mercato: “Siamo migliorati, ma…”
Gli arrivi lo soddisfano, ma manca ancora la ciliegina sulla torta. L’attaccante che completi il reparto offensivo : “Siamo migliorati in diversi aspetti, Paredes e Renato Sanches sono di qualità ma non sono ancora pronti. L’attaccante? La sappiamo tutti. Venire qui a piangere non ne vale la pena. Tutti sappiamo che da quando abbiamo perso Tammy, il 4 giugno, non abbiamo ancora fatto niente per compensare questa perdita. Il direttore e la società fanno il possibile, io alleno i giocatori a disposizione e chiedo ancora una volta ai tifosi di giocare con noi come attaccanti. Ne abbiamo bisogno”.

Sempre sul mercato: “Lo potrò valutare alla fine. E’ difficile farlo adesso, molte cose sono state fatte bene. Fare 30 milioni di plusvalenze con grande pressione non era facile, il direttore sportivo e la società hanno fatto bene. Non mi metto da parte, ho dato un contributo importante: Alcuni giocatori che avevano un valore vicino allo zero hanno aumentato il loro valore. Con le limitazioni che abbiamo è stato fatto un ottimo lavoro, difficile fare meglio. Ci vuole equilibrio”.
La Roma ha acquistato molto dal campionato francese: “Paredes, Renato e Aouar mi piacciono. Quante partite ha fatto lo scorso anno al Lione lo scorso anno? Leandro non una stagione top, senza ritiro. Renato ha avuto tanti infortuni lo scorso anno: con loro devo lavorare, devo prepararli e non facciamo paragoni con altri club che hanno fatto investimenti enormi. Llorente ci può aiutare, N’Dicka deve imparare a giocare con noi perché non sa farlo. Mi fa male al cuore leggere certe analisi su Ibanez: troppo facile dire che ha sbagliato un paio di partite importanti, è più onesto dire che è stato fantastico per noi. Veloce, affidabile, non mi piace leggere che chi è andato via non era importante per noi”.
Domani allo stadio Olimpico ci sarà il 34esimo sold out consecutivo. “Fa caldo, lo stadio sarà pieno ed è incredibile. Chiedo ai tifosi un po’ arrabbiati per le bandiere che arriveranno un po’ in ritardo di entrare dal primo minuto. Dai ragazzi, abbiamo bisogno di tutti. Ma io mi fido della mia squadra, ci siamo per domani”.