Le parole di José Mourinho relative all’arbitro di Sassuolo-Roma, non sono passate inosservate e, un ex dirigente della Juve, ha redarguito lo Special One.
Non c’è pace per José Mourinho. Lo Special One, del resto, sembrerebbe far di tutto per generare polemiche e dissapori con colleghi e calciatori e, a causa delle parole spese nel pre e nel post partita della sfida vinta con il Sassuolo, potrebbe passare più di un guaio.
Poche ore fa, Luciano Moggi, ex ds della Juventus, ha attaccato esplicitamente il tecnico portoghese, affrontando la questione su un editoriale di Libero.
Secondo l’ex dirigente bianconero, le esternazioni di Mou dovrebbero essere seguite da un provvedimento disciplinare. Attaccare esplicitamente un direttore di gara, significa inevitabilmente influenzare l’approccio alla gara di un professionista e questo, a Moggi, appare come una tendenza da disincentivare alla base: “Se Mourinho non verrà severamente punito per le sue esternazioni, tutti si sentiranno in diritto di condizionare qualsiasi partita ancor prima di scendere in campo”. Nonostante l’arbitro Marcenaro abbia condotto una gara con sorprendente serenità e precisione, è indubbio che, le parole spese da Mourinho nei suoi confronti, abbiano distorto il clima pre-partita, focalizzando le attenzioni sul fischietto.
Moggi prosegue nella sua lucida analisi delle dichiarazioni dello Special One: “Nel prepartita ha avanzato riserve sulla designazione, sul Var e ha accusato Berardi di provocare ammonizioni ed espulsioni. Detto ciò sul campo la Roma ha meritato la vittoria”. Insomma… Mourinho, come di consueto, polarizza le posizioni e, adesso, vi sono due ben schierate fazioni: chi crede che non si debba neanche concepire ad una censura nelle dichiarazioni pre e post e chi, come Moggi, si augura che un arbitro mantenga il “diritto” di approcciarsi ad una sfida senza la pressione generata da dichiarazioni di tale ferocia.