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Morire a 19 anni per fuggire dall’obesità: la storia di un by pass gastrico andato male

Filippo, un ragazzo che aveva 19 anni, è morto dopo otto giorni di agonia, passati tra una clinica, casa e due pronto soccorso per le drammatiche conseguenze di una operazione per perdere peso

Sentirsi prigioniero di un corpo che non accetti più. Un “peso” davvero eccessivo, sotto tutti i punti di vista, da sopportare ogni mattina, quando la bilancia dava sempre lo stesso responso: 160 chili. Il by pass gastrico come unica soluzione per continuare a vivere dignitosamente, anzi per ricominciare a vivere, e invece quella operazione, oramai considerata di routine, si rivela fatale e non lascia via di scampo.

Una operazione di by pass gastrico fatale – Romacityrumors.it –

 

In Italia più di 25 milioni di persone sono obese o in sovrappeso. In pratica il 46% degli adulti (oltre 23 milioni) e il 26,3% dei bambini e adolescenti tra i 3 e i 17 anni (2,2 milioni). È quanto emerge dal 4/o Italian Barometer Obesity Report, riferito all’anno 2023. Oltre ai dati, a preoccupare gli esperti è il fatto che una larga quota di italiani non riconosca di avere un problema di peso: l’11,1% degli adulti con obesità e il 54,6% degli adulti in sovrappeso ritiene di essere normo peso e ben il 40,3% dei genitori di bambini in sovrappeso o obesi considera i propri figli sotto-normo peso.

Una scelta estrema

Una morte terribile, dolorosa, ma anche difficile da accettare e per la quale i familiari adesso chiedono risposte con la procura di Roma che ha aperto un fascicolo e i carabinieri che hanno sequestrato le cartelle cliniche. Filippo Cocci era un ragazzo di Roma che lunedì 29 aprile avrebbe compiuto 20 anni, ma che purtroppo non è arrivato a festeggiarli. Era afflitto da un serio problema di obesità, era arrivato a pesare 160 chilogrammi e per questo aveva preso quella decisione irremovibile di sottoporsi a un intervento chirurgico di “sleeve gastrectomy”, più conosciuta come “by pass gastrico”, un intervento chirurgico che riduce la fame e aumenta la sazietà, favorendo la perdita di peso, presso una clinica di Arezzo. Ma pochi giorni dopo il rientro a casa, il giovane ha iniziato a sentirsi male, e dopo otto giorni dall’intervento, venerdì scorso è morto, dopo essere stato ricoverato per la seconda volta in ospedale.

Obesità in Italia – Romacityrumors.it –

 

Inchiesta aperta

Un’ operazione all’apparenza perfettamente riuscita e il 21 aprile scorso il ragazzo viene dimesso dalla clinica di Arezzo in cui si era andato a operare. Pochi giorni dopo, giovedì 25 aprile, ha però iniziato a sentirsi male, da qui la decisione di andare all’ospedale San Carlo di Nancy dove i medici del pronto soccorso però lo hanno visitato non riscontrando nulla di grave e il ragazzo ha scelto così di farsi dimettere e tornare a casa. Ma venerdì 26 il malore è stato molto più forte e l’ambulanza dopo, forse troppo tempo, lo trasporta al Policlinico Gemelli dove le sue condizioni sono apparse subito serie. Filippo muore dopo neanche un’ora dal suo terzo ricovero. La famiglia ha deciso di vederci più caro e i carabinieri, proprio dopo la denuncia presentata dal padre, hanno sequestrato alcune cartelle cliniche.