Il presidente della Lazio interviene sulla polemica per lo sponsor arabo che da ieri compare sulle maglie della società dei Friedkin
La scelta del nuovo main sponsor arabo da parte della Roma ha fatto infuriare la polemica. Dai sindaci della Capitale di ieri e di oggi, Raggi a Gualtieri, passando per il presidente della Lazio Lotito, in molti si sono espressi negativamente sull’accordo tra Roma e Riyadh Season, società dell’intrattenimento e dello sport direttamente legata all’Arabia Saudita, unica competitors rimasta con Roma per l’assegnazione dell’Expo 2030.
La Roma dei Friedkin nella giornata di ieri ha annunciato una nuova partnership biennale con la Riyadh Season per un contratto da 25 milioni. Il nuovo sponsor ha fatto la sua comparsa ieri sera per la partita di Europa League contro il Servette prendendo il posto della scritta SPQR.
Alla città di Roma mancava all’appello soltanto una situazione come questa. Una polemica che sta arroventando il clima tra società sportive e istituzioni per uno sponsor di troppo, che porta tanti soldi nelle casse della società coinvolta, ma che si porta dietro il vizio di forma di una assegnazione fondamentale per il futuro della Capitale, quella dell’Expo 2030 e dei suoi tanti milioni di euro di indotto. Inutile dire che è calato il gelo tra l’amministrazione attuale e la società Roma dei Friedkin, troppo grande l’affronto di mettere sulle maglie della società giallorossa il logo di una società dell’Arabia Saudita unica concorrente rimasta nella corsa all’Expo a poco più di un mese dalla decisione finale di Parigi. E dopo le dirette esternazioni dell’ex sindaco di Roma, Virginia Raggi, oggi sono arrivate quelle del presidente della Lazio Claudio Lotito. “Ma sa che quella della Raggi è proprio una bella idea, a ‘sto punto l’Expo di Roma sulla maglia ce lo mettiamo noi, ci dovrei pensà, quello e SPQR”, il primo commento del senatore della Repubblica in un’intervista sul Foglio.
Il 28 novembre prossimo, a Parigi, i 179 Stati membri del Bureau Internationals des Expositions decideranno chi premiare tra Roma e Ryad per l’assegnazione dell’Expo 2030 e fino a quel giorno Lotito ha deciso di schierarsi apertamente con la sua città, garantendo che una mossa come quella fatta dalla Roma la sua Lazio non l’avrebbe mai fatta. “Assolutamente no. Un conto è un sponsor privato saudita, per carità noi non stiamo qui a fare i moralisti, però è evidente che questa sponsorizzazione ha uno scopo preciso, qui si rischia di ledere gli interessi collettivi e quindi chi li tutela dovrebbe intervenire. Ci impediscono di mettere come sponsor delle società collegate a società di scommesse, senza mica dire ‘scommettete, scommettete’, e poi si lascia fare una cosa così su una partita internazionale come Expo?. Su una cosa possiamo scommettere tranquillamente, questa “partita” non è certo finita qui!