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Lazio, Sarri: “Siamo fiduciosi, ma anche preoccupati perché non capiamo cosa è successo”

L’allenatore della squadra biancoceleste ha presentato nella conferenza stampa ufficiale la seconda partita del girone di Champions League

Partita davvero importante per la Lazio quella di domani al Celtic Park di Glasgow contro la squadra scozzese. Non solo per il futuro del cammino nel girone dopo il rocambolesco pareggio casalingo nell’esordio contro l’Atletico Madrid, ma anche per il momento davvero delicato che la squadra di Sarri sta attraversando dopo l’ennesima sconfitta di questo inizio di stagione davvero complicato.

Sarri ha parlato della sfida di Champions League – Roma.Cityrumpors.it – Ansa foto

Molte polemiche avevano creato le parole del mister della Lazio al termine della partita contro il Milan. Forse anche troppo strumentalizzate. “La strumentalizzazione di riportare solo alcune parole e non tutte: questo mi ha dato fastidio. Ma ora è offensivo parlare di altro, pensiamo alla Champions. Qui dici 8 parole, ne estrapolano 2. La prossima volta dirò solo sì e no. Con il Celtic non è una partita fisica, hanno ritmo, intensità. Non è da impatto devastante”.

Avversario pericoloso

“Il Celtic è pericolosissima per dinamismo, rapidità, velocità”, spiega l’allenatore della Lazio presentando l’avversario. “Dal punto di vista tecnico mi ha sorpreso, invece hanno valori tecnici non indifferenti. Ho visto le partite di campionato e la prima in Champions. Nel primo tempo a parità numerica meritavano di più. Rodgers? Il Celtic è diversa rispetto al Leicester. Lui è bravo, ha lavorato tre anni al Liverpool. E gli scozzesi possono essere la mina vagante del gruppo”.

Una partita decisiva per il momento

I risultati faticano ad arrivare e lo scorso anno si parlava della presenza di un germe.

“Non c’è più nonostante i risultati. Siamo in un momento con un bel clima e atteggiamento nel gruppo. Ci fa essere fiduciosi, ma anche preoccupati perché non riusciamo a capire cosa sia successo. La mia idea ce l’ho, non la dico a voi. Ma ai giocatori sì. Il Celtic? Non siamo una squadra tattica, ma di strategia. Nel momento dell’impatto contano molto di più le motivazioni. Domani sarà importante impattare in maniera seria. A Milano abbiamo iniziato bene, con personalità. Poi dopo no e potevamo gestire la partita con più cattiveria. La squadra lì mi era piaciuta. Anche la reazione dopo il vantaggio rossonero. Poi quando siamo andati sotto la squadra non mi è piaciuta più. Non so se per colpa del nostro impatto solito nel secondo tempo”. 

Provedel autore del rocambolesco pareggio nell’esordio di Champions – Roma.Cityrunmors.it –

Possiamo definirla la partita del riscatto?

“Non è la partita del riscatto, ma un’altra storia. Siamo in Champions, qui non c’è da riscattare nulla dopo il pareggio con l’Atletico Madrid. Vogliamo fare il risultato e non cerchiamo storie e motivazioni. Le motivazioni sono dentro la partita perché giochiamo la Champions con le squadre più forti. Possiamo arrivare anche alla sesta partita, non c’è altro”.

Formazione già decisa?

“Con una squadra di grande intensità come si combatte? Con la tecnica sì, ma ho dei dubbi. Allora si predilige la parte fisica, non so chi giocherà a centrocampo. Domani mattina faremo una riunione di staff e decideremo”.

Mauro Simoncelli

Romano di nascita, giornalista, scrittore, appassionato di sport e non solo. Mi piace informarmi e informare su tutto ciò che accade intorno a noi. Da sempre collaboro con giornali e tv e mi arricchisco attraverso il contatto quotidiano della radio. Oggi scelgo l’informazione quotidiana a tutto campo con passione e determinazione.