Bellissima vittoria della Lazio guidata oggi in panchina da Martusciello, data la squalifica di Maurizio Sarri, a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ben oltre anche il 2-0 finale
La Lazio doveva dare continuità alla vittoria ottenuta prima della sosta del campionato contro l’Atalanta. Missione compiuta con una prestazione tra le più belle della stagione, sintomo di una ritrovata convinzione nei propri mezzi e di una perfetta applicazioni delle geometrie volute dall’allenatore. Di Felipe Anderson e Luis Alberto i gol che già nel primo tempo hanno messo in discesa la partita per la squadra biancoceleste.
Uno dei grandi protagonisti della partita è stato anche questa sera Luis Alberto, autore di una partita da uomo squadra impreziosita dal gol che ha messo il sigillo sul risultato e che fa raggiungere quota 50 con la maglia della Lazio a un solo gol da un mostro sacro della storia biancoceleste, Pavel Nedved. “I gol sono tutti speciali, racconta lo spagnolo ai microfoni delle televisioni, io dico sempre che l’importante sono i tre punti e vincere più partite possibile, io così sono felice. Rinnovo? Se me lo avessero detto qualche mese fa ci avrei creduto, un anno fa no. Sono felice, la Lazio per me è tutto da quando sono arrivato. Ho avuto momenti buoni e altri meno, ora anche l’età mi aiuta a divertirmi, sono molto felice di stare qui e così anche la mia famiglia. Mi sento come un bambino piccolo, ho 31 anni, mi mancano pochi anni per lasciare il calcio, forse 3,4 o 5 e me li voglio godere per bene”.
Una vittoria davvero importante quella contro il Sassuolo che rilancia la Lazio in classifica dopo la brutta partenza. Luis Alberto su questo ha le idee molto chiare. “Non so se è la migliore partita della stagione, oggi erano importanti i tre punti per recuperare la classifica in campionato. Abbiamo avuto tante occasioni per segnare, dovevamo fare almeno tre o quattro gol ma era importante anche non prendere gol, adesso dobbiamo continuare. l gol di oggi? Vedo tante partite, so come si buttano i portieri. Studio i portieri avversari, sapevo che dovevo alzarla perché il loro portiere sarebbe andato a terra”. Lo spagnolo però, come solito del suo carattere, è sempre alla ricerca della perfezione e oggi non aveva voglia di uscire prima della fine della partita e non lo ha nascosto sia al momento di abbandonare il campo sia nel post partita. “Sostituzione? Non mi piace mai, soprattutto quando mi sto divertendo”.