Sulle pagine della Gazzetta dello Sport in edicola oggi sono stati resi noti gli ingaggi dei calciatori di ogni squadra della serie A
Come ogni anno, al termine del calcio mercato e al completamento di ogni rosa delle squadre, tra giocatori usciti e nuovi acquisti, il noto quotidiano sportivo pubblica gli ingaggi dei calciatori di ogni squadra, compresi ovviamente quelli delle due romane. Dall’analisi approfondita proprio della divisione del monte ingaggi, emerge chiaramente la diversa filosofia adottata dalle due società.
La Lazio ha chiuso la sessione estiva del calciomercato 2023/24 e si presenta definitivamente per la nuova stagione dopo aver concluso l’acquisto di quattro giocatori a titolo definitivo (Castellanos, Guendouzi, Isaksen e Kamada) più tre operazioni in prestito (Rovella, Sepe e Pellegrini), mentre la Roma ha concluso l’acquisto di tre giocatori a titolo definitivo (Paredes, Ndicka e Aouar) più quattro operazioni in prestito (Lukaku, Renato Sanches, Kristensen e Azmoun).
Il calcio si sa è materia alquanto opinabile, ognuno infatti è libero di credere di avere la ricetta migliore per vincere o perlomeno per ottenere i risultati adeguati alla propria squadra. Chi pensa che, per investimenti, per bacino di utenza e soldi mossi, debba lottare per lo scudetto, chi crede che il proprio scudetto sia riuscire a salvarsi a fine stagione. Ma la cosa più bella che regala il calcio è che non sempre chi più spende più vince, sicuramente avrà sempre maggiori possibilità, ma nessuna certezza. L’analisi annuale degli ingaggi delle rose, realizzata dalla Gazzetta dello Sport al termine della sessione del calciomercato estivo, ha messo a nudo le differenze a volte abissali che ci sono tra grandi e piccole società, che comunque non regalano, appunto, nessuna certezza del risultato. L’unica certezza è la sicura differenza di investimenti necessari per pagare determinati stipendi.
Lazio e Roma hanno percorsi gestionali completamente diversi che emergono prepotentemente in fase di campagna acquisti e nelle analisi dei rispettivi monte ingaggi. Mentre per la società del presidente americano Friedkin, impegnata in un piano di rientro finanziario dall’esposizione debitoria, richiesto proprio dalla UEFA, continua a crescere il monte ingaggi rispetto alla scorsa stagione, la società di Claudio Lotito vede aumentare a sua volta il totale degli emolumenti per i propri tesserati, rimanendo però nel totale nettamente al di sotto dei cugini dall’altra parte del Tevere, con risultati in questi ultimi anni però decisamente migliori. Oggi la società di proprietà di Dan Friedkin dovrà riconoscere 68 milioni netti, circa 104,7 milioni di euro per gli ingaggi a livello lordo: un aumento dei costi su base annua di 16 milioni circa, pari a circa il 18%. Il giocatore più pagato non poteva non essere Lukaku con 7,5 milioni di euro all’anno, seguito da Dybala, Paredes e Abrham con 4,5 milioni.
La società di proprietà di Claudio Lotito invece dovrà riconoscere 47 milioni netti, circa 81,1 milioni di euro per gli ingaggi a livello lordo: un aumento dei costi su base annua di 11 milioni circa. Ciro Immobile e lo spagnolo Luis Alberto sono i calciatori che guadagnano di più, 4 milioni di euro, seguiti dal nuovo arrivato il giapponese Kamada, Romagnoli e Casale con 3 milioni.