La prima edizione in Italia vede il trionfo dell’Europa per 16,5 a 11,5. Il punto decisivo è stato realizzato da Tommy Fleetwood
Trionfo del Vecchio Continente al Marco Simone Golf e Country Club a Guidonia Montecelio, dove il Team Europa porta a casa la 44 edizione della Ryder Cup, che per la prima volta si disputava in Italia, per il suo 15 trionfo.
Per tre giorni Roma è stata anche la capitale mondiale del golf con l’edizione numero 44 della competizione più famosa che ogni due anni mette di fronte i migliori 12 giocatori americani ed europei. Un successo straordinario di pubblico con migliaia di presenze che ogni giorno hanno riempito d’entusiasmo il “green” alle porte di Roma.
Trionfo dell’Europa che vince la Ryder Cup al Marco Simone Golf and Country Club di Guidonia. Decisivo il mezzo punto conquistato da Tommy Fleetwood nel match play contro Ricky Fowler. Una vittoria che, fin dal primo dei tre giorni di gara, non è mai apparsa in discussione, con il Team Europe scattato subito avanti nel punteggio. La squadra del capitano Luke Donald ha potuto controllare il tentativo di rimonta a stelle e strisce fino al punto decisivo che ha consegnato matematicamente, prima anche della fine di tutti gli incontri, l’ambito trofeo all’Europa. Dopo 5 anni quindi la Ryder torna in Europa, con gli Usa che non riescono più a vincere fuori casa. Per ritrovare infatti l’ultima vittoria di team USA in trasferta bisogna tornare indietro fino al 1993.
I nostri due grandi campioni Edoardo Molinari e Francesco Molinari, vicecapitani dell’Europa, hanno così vinto una seconda Ryder Cup insieme, dopo quella del 2010. Un’edizione bellissima con una partecipazione di pubblico incredibile che hanno “incorniciato” ognuna delle 18 buche del Marco Simone rivelatosi davvero impegnativo per i giocatori. Grande la soddisfazione per l’esito dell’organizzazione anche del presidente del Coni, Giovanni Malagò; “Sarebbe bello che altri sport trovassero una competizione in cui tifare per il nostro continente o contro il resto del mondo o gli Stati Uniti. E’ la dimostrazione che la gente non vuole andare solo con le individualità“. il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, ha invece puntato l’obiettivo sulla grande possibilità concessa alla Federazione golf italiana che ora non deve andare sprecata. “Siamo orgogliosi e felici di quello che è stato fatto, ma siamo ancor più motivati per quello che deve succedere da domani: non dobbiamo sprecare questa grande occasione, queste emozioni che stiamo vivendo, perché il golf anche in Italia possa fare il salto di qualità che merita. Questo è lo spirito con cui siamo qui“.