Brutto ko per la Roma, sconfitta dall’Elfsborg 1-0. Opaca la prestazione di Soulè: Pellegrini entra nella ripresa e colpisce una traversa
Dopo il pareggio casalingo contro l’Athlethic Bilbao, la Roma di Juric trova la prima sconfitta in Europa League, sul campo dell’Elfsborg. A decidere la partita è un calcio di rigore di Badoo nel primo tempo. Juric, che mette mano pesantemente alla panchina, scegliendo un ampio turn over, si trova ora a un punto dopo le prime due giornate. Soulè, schierato dal primo minuto, non incide: Pellegrini, entrato nella ripresa, il più pericoloso.
Svilar 7: Quando il portiere della Roma viene premiato per la seconda volta consecutiva come migliore in campo (e contro Venezia ed Elfsborg), vuol dire che qualcosa è andato storto. Respinge la conclusione a colpo sicuro di A. Zeneli, poi il colpo di testa di Henriksson. E’ bravo anche sul tentativo di Zeneli, vanificato dalla chiamata del Var per il mani di Baldanzi. Viene battuto dal dischetto da Badoo.
Celik 5 : Non impeccabile (come tutto il reparto) in fase difensiva. Di testa libera Shomurodov alla conclusione: è la cosa migliore del suo primo tempo. Nella ripresa, con la Roma in pressione, gioca più da regista che da centrale difensivo. Prova a mettere qualche pallone pericoloso in area.
N’Dicka 5 Viene puntato da Zeneli, che lo supera con troppa facilità e va al tiro (parato da Svilar). Nella ripresa si limita a controllare i contropiedi dei padroni di casa.
Hermoso 5 : Prima da titolare per lo spagnolo. Zeneli lo punta spesso e molte volte lo salta. Deviazione da brividi a dieci minuti dalla fine, bloccata da Svilar.
Abdulhamid 5,5: Mossa a sorpresa di Juric: primo tempo così così, nella ripresa, dopo un tiro finito nel settore ospiti, cresce e inizia a proporsi in zona offensiva, diventando uno dei giocatori più pericolosi. Esce dopo un’ora
Pisilli 6: L’enfant prodige prova a regalare dinamismo e fosforo al centrocampo. Nella ripresa sfiora il gol con un doppio tiro, respinto da Petterson. E’ uno degli ultimi a mollare.
Paredes 5,5: Si abbassa a ricevere il pallone per iniziare l’azione, ma nella prima frazione fatica a dettare i ritmi. Nella ripresa, con la Roma costantemente in attacco, prova a proporsi, ma da la sensazione di non riuscire ad accelerare i ritmi.
Angelino 5 Nel pallone che alza a campanile senza senso all’ultimo minuto di recupero, c’è tutta la sua partita: sotto ritmo, senza idee e piena di errori. Non è stata la sua partita.
Soulé 5: Si accende improvvisamente, calciando dal limite e sfiorando il palo. E’ la prima, ed unica giocata in un match troppo timoroso e senza acuti. Aveva la chance di lasciare il primo segno tangibile della sua presenza. Non ci riesce.
Shomurodov 5: E’ suo l’unico guizzo del primo tempo: stoppa di petto, controlla in area e calcia sul fondo. Troppo poco per impensierire la difesa dell’Elfsborg. Nella ripresa sparisce presto dai radar ed esce dopo un’ora.
Baldanzi 5,5: Ingenuo e sfortunato in occasione della deviazione con il braccio che porta al rigore. Prima dell’episodio che sblocca il risultato, si era visto pochissimo. Cresce nella ripresa, provando a scambiare con Angelino. Sfiora il gol con un tiro al volo che si perde sul fondo. Esce nel momento in cui sembra il più in palla.
Dybala 5,5 Entra per cambiare la partita. Si muove tra la linee, cercando spesso l’appoggio su Dovbyk, ma non incide. Nervoso, becca un giallo nel finale.
El Shaarawy 5: Juric lo piazza largo sulla destra: reclama un rigore per un duro intervento di Henriksson. Il tecnico giallorosso si aspettava un ingresso più incisivo nel momento decisivo. Al 91′ sgroppa sulla fascia e va sul fondo, ma non si capisce se il suo tentativo sia un tiro o un cross.
Dovbyk 6: Regala fisicità e muscoli all’attacco. Fa da sponda per Dybala e Pellegrini: tenta la conclusione (in fuorigioco) ad un minuto dal novantesimo, trovando la risposta del portiere avversario.
Pellegrini 7: Entra a venti minuti dalla fine e regala la scossa alla squadra: dopo centoventi secondi si gira e calcia a girare, sfiorando la traversa, poi dribbla nello stretto un avversario e calcia a colpo sicuro, prendendo l’esterno della rete. E’ l’uomo più pericoloso: alza la testa e calcia dal limite, colpendo la traversa.
Cristante sv: Entra per l’assalto finale, ma non incide.
“Non sono affatto deluso, siamo delusi dal risultato. Negli ultimi metri abbiamo messo qualità, ma non è stata sufficiente. Analizzando con grande lucidità, qualcosa ci è mancato in attacco ma le cose positive sono state tante”, le parole del tecnico della Roma Ivan Juric al termine della gara. L’allenatore giallorosso ha poi parlato di Soulè: “Si dà da fare, ha qualità, è al secondo anno in Serie A. In questo momento magari non riesce a esprimere tutto il talento che ha, ma è in continuo contatto con la palla e non si nasconde. Con il tempo crescerà. Non sente la pressione, ma ha fatto un anno a Frosinone e adesso è alla Roma. Bisogna essere sereni, tranquilli, calmi e farlo crescere sia fisicamente sia nelle posizioni in campo. Bisogna lavorare ma sono molto fiducioso su Soulé”.