Allo stadio Olimpico di Roma, gli azzurri sconfiggono la Macedonia del Nord 5-2 in una gara fondamentale per la qualificazione agli Europei del 2024
All’Italia di Luciano Spalletti serviva una vittoria: per scacciare gli incubi, agganciare l’Ucraina e presentarsi nel miglior modo possibile allo scontro diretto di martedì prossimo a Leverkusen. La vittoria è arrivata, anche se più sofferta di quello che il risultato dice. Gli azzurri si impongono con un netto 5-2, grazie alla doppietta di Federico Chiesa e ai gol di Darmian, Raspadori ed El Shaarawy, ma alcune amnesie difensive, hanno rischiato di far riaprire una sfida, che al termine del primo tempo sembrava ampiamente chiusa.
Il primo tempo degli azzurri è stato spettacolare: tre gol (due di Chiesa ed uno di Darmian), un rigore fallito (del “solito” Jorginho), una rete annullata a Raspadori e tante altre occasioni. Nella ripresa Spalletti forse pensa già all’Ucraina: toglie Chiesa, Jorginho e Bonaventura e subisce il ritorno della Macedonia che riapre la sfida con una doppietta di Atanasov. L’Olimpico è colto da improvvisi ricordi nefasti. A scacciare gli incubi ci pensa Raspadori, con un numero di alta scuola. Nel finale c’è gloria anche per El Shaarawy, che realizza il gol del definitivo 5-2. Martedì la decisiva sfida contro l’Ucraina. Gli azzurri si giocano la qualificazione ad Euro2024.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco; Barella, Jorginho (62′ Cristante), Bonaventura (62′ Frattesi); Berardi (76′ El Shaarawy), Raspadori (90′ Scamacca), Chiesa (61′ Zaniolo). CT: Spalletti.
MACEDONIA DEL NORD (4-2-3-1): Dimitrievski; Manev (46′ Ashkovski), Seramifov, Musliu, Dimoski; Ademi (46′ Atanasov), Elezi (64′ Alimi); Alioski, Bardhi, Elmas (72′ Curlinov); Miovski (46′ M. Ristovski). CT: Milevski.
MARCATORI: 17′ Darmian, 40′, 47′ Chiesa, 52′, 75′ Atanasov, 81′ Raspadori, 93′ El Shaarawy
Dopo sei minuti di recupero, arriva il triplice fischio dell’arbitro. L’Italia batte la Macedonia per 5-2, grazie alla doppietta di Chiesa e ai gol di Darmian, Raspadori ed El Shaarawy. Martedì la sfida decisiva in casa dell’Ucraina.
L’Italia chiude il conto con Stephan El Shaarawy. L’attaccante azzurro si avventa sull’assist di Dimarco e con il mancino, di prima intenzione, insacca il gol del 5-2. Partita chiusa definitivamente.
Si giocherà fino al 96′: sono stati concessi sei minuti di recupero dal direttore di gara.
Mentre l’Olimpico festeggia con la Ola, Spalletti inserisce Scamacca per Raspadori. L’attaccante dell’Atalanta si rende subito pericoloso: si invola su un pallone in profondità e davanti al portiere Dimitrievski, prova a superarlo con un cucchiaio, che sfiora il palo.
L’interista è il primo ammonito dell’Italia: il centrale commette fallo su Atanasov e viene sanzionato dal direttore di gara.
Ennesima ammonizione per la Macedonia: Serafimov colpisce duro Raspadori sotto gli occhi dell’arbitro, che estrae il giallo.
Ancora un giallo per i giocatori macedoni: stavolta tocca a Ristovski, che sgambetta, in modo plateale Raspadori a centrocampo.
L’Italia scaccia l’incubo: Raspadori, servito in area, aggancia di destro e calcia con il sinistro, insaccando in diagonale alle spalle di Dimitrievski.
Ancora un cartellino giallo per i giocatori macedoni. Stavolta tocca ad Askovski, che ferma fallosamente Dimarco
Ammonito Curlinov per una brutta entrata ai danni di Frattesi. L’Italia sembra scossa dopo il gol del 3-2 siglato da Atanasov.
Fuori Berardi, autore di una prova poco convincente, e dentro El Shaarawy. Dopo l’ingresso di Zaniolo, Spalletti cambia completamente le corsie esterne offensive.
La Macedonia del Nord riapre la partita con il secondo gol di Atanasov. L’attaccante macedone calcia dalla distanza e trova la deviazione di Acerbi che spiazza Donnarumma. Clamoroso all’Olimpico.
Ultima sostituzione per la Macedonia del Nord. Il tecnico Milevski toglie dal campo Elmas e lo sostituisce con Curlinov.
Dopo i cambi l’Italia ha abbassato i ritmi, pur mantenendo il possesso palla. Continuano i fischi per Zaniolo, pratonosta di un a buona discesa sulla sinistra.
Quarta sostituzione per la Macedonia del Nord. Il tecnico Milevski, inserisce Alimi per Elezi.
L’ex romanista viene fischiato dallo stadio Olimpico. Sul primo pallone giocato commette fallo ai danni di un avversario.
Tre cambi per Spalletti: fuori Chiesa (applauditissimo) e dentro Zaniolo (fischi dell’Olimpico). Fuori Jorginho e dentro Cristante, e infine, fuori Bonaventura per Frattesi.
Ancora una bella parata del portiere della Macedonia del Nord, che si tuffa sulla destra e respinge il tiro a giro di Dimarco (stranamente a destra).
Gran giocata del terzino dell’Inter, che si inserisce sulla destra, controlla il pallone, supera un difensore e poi calcia sull’uscita di Dimitrievski. L’arbitro però, ferma tutto per fuorigioco.
Italia subito pericolosa: Bonaventura calcia da posizione ravvicinata, trovando la corta respinta del portiere Dimitrievski, che si supera e devia in corner.
Alla prima occasione, la Macedonia va a segno: Atanasov (appena entrato), si avventa su un tiro cross di Alioski e di testa batte Donnarumma.
L’Italia parte subito forte: Raspadori si rende pericoloso: para Dimitrievski.
Inizia la ripresa, con l’Italia avanti 3-0, grazie alla doppietta di Chiesa e al gol di Darmian. Triplo cambio nella Macedonia del Nord: il tecnico Milevski toglie dal campo Manev, Adeni e Miovski, dentro Milan Ristovski, Atanasov e Ashkovski.
Primo tempo dominato dagli azzurri. Gli uomini di Spalletti chiudono con un possesso palla del 69,9%. Impietoso il numero dei tiri totali: 11-1 per gli azzurri (sei i tiri in porta). 4-0 il numero dei corner (due decisivi, con un gol e un rigore procurato), mentre 7-1 è il totale dei cross. 8-5 per la Macedonia il numero dei falli.
Dopo tre minuti di recupero il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi. Al termine del primo tempo l’Italia è in vantaggio per 3-0. Primi quarantacinque minuti dominati dagli azzurri, che segnano tre gol, sbagliano un rigore, si vedono annullare una rete e creano altre palle gol. Spalletti può essere soddisfatto.
Grande giocata di Chiesa, che riceve palla da Berardi, anticipa l’avversario e da posizione defilata si accentra e calcia: una deviazione di un difensore mette ko il portiere, scavalcato dalla traiettoria del pallone: terzo gol per l’Italia.
Si giocherà fino al 48′: concessi tre minuti di recupero.
Neanche il tempo di metabolizzare l’errore dal dischetto di Jorginho che Chiesa, con una rasoiata di prima intenzione, batte Dimitrievski e regala all’Italia il gol del 2-0.
Continua la maledizione per Jorginho dal dischetto. Il regista azzurro calcia debolmente alla sinistra del portiere Dimitrievski, che respinge. Occasione fallita per l’Italia.
Fallo di mano di un difensore della Macedonia dopo un colpo di testa ravvicinato di Gatti. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Sul dischetto si presenta Jorginho.
I due terzini azzurri creano una buona occasione: Darmian spinge sulla destra e serve Dimarco, che sulla sinistra si trova solo: il suo tiro è però svirgolato e si perde sul fondo.
Dopo una buona occasione sprecata da Chiesa (tiro deviato da pochi passi dopo un buon giro palla), gli azzurri continuano a tenere il pallino del gioco. Barella rischia un giallo per aver scagliato il pallone lontano dopo un fischio dell’arbitro .
Ancora Federico Chiesa pericoloso: l’attaccante della Juve si accentra e calcia con il sinistro, sfiorando il palo.
Matteo Darmian ha segnato dopo 2960 giorni la sua rete precedente con l’Italia (10/10/2015), nella storia degli Azzurri Fabio Quagliarella è stato il solo ad attendere più giorni tra due sue marcature (3122 giorni).
Sul corner l’Italia sblocca il risultato: Darmian, lasciato libero sul secondo palo, anticipa tutti e schiaccia di testa, realizzando la rete dell’1-0.
Bella azione degli azzurri, che si conclude con una conclusione ravvicinata di Chiesa, deviata dal portiere. La difesa spazza in calcio d’angolo.
Rete annullata agli azzurri: Raspadori si era involato sull’assist di Jorginho davanti al portiere e lo aveva superato con un pallonetto. Il gol viene annullato per fuorigioco.
Primo tiro in porta per gli azzurri con Chiesa, che calcia dalla distanza: tiro centrale bloccato dal portiere Dimitrievski.
Difesa azzurra in difficoltà: Elmas trovato in area, si invola e calcia: Darmian fa buona guardia e salva.
Brutto intervento di Manev su Chiesa, che resta dolorante a terra. Dimarco batte la punizione e mette in difficoltà la difesa della Macedonia de Nord. L’attaccante della Juventus rientra in campo, seppur dolorante.
Calcio d’inizio per l’Italia: inizia il match tra gli azzurri e la Macedonia del Nord.
E’ il momento degli inni nazionali. Italia e Macedonia del Nord sono sul terreno dello stadio Olimpico.
Il centrocampista del Napoli e della Macedonia del Nord, lancia un chiaro segnale alla Nazionale azzurra. “Non siamo venuti qui per fare i turisti, siamo qui per vincere questa importante partita. Sappiamo che quando vinci contro grandi squadre come l’Italia puoi alzare il livello”.
La Macedonia del Nord rappresenta per l’Italia una sorta di tabù. Dopo il successo nel primo dei quattro incroci – per 3-2 a Skopje il 9 ottobre 2016 (rete di Belotti e doppietta di Immobile) – gli azzurri non hanno più vinto nessuno dei successivi tre match contro la Macedonia del Nord: due pareggi, compreso l’ultimo (1-1), lo scorso 9 settembre, e una sconfitta. L’Italia ha perso l’ultima sfida contro l’Inghilterra, lo scorso ottobre; gli Azzurri non incassano due sconfitte di fila nella fase di Qualificazione agli Europei dal periodo tra aprile e novembre 1983, quando la serie di ko consecutivi in questa fase fu di quattro (Romania, due contro la Svezia e Cecoslovacchia) con Enzo Bearzot in panchina.
Le parole del ct poco prima della gara contro la Macedonia del Nord: “Essere blocco unito diventa fondamentale, essere allacciati, ed è un riferimento a quello che dobbiamo fare in campo. Contano le pressioni, la costruzioni ed essere blocco squadra molto corto per riuscire a fare un buon calcio. Macedonia? Diventa una sfida ancora più eccitante e più forte perchè si generano calciatori di livello dentro conflitti importanti. Noi dobbiamo sapere che posto occupiamo dentro la nostra vita. Che posto abbiamo nel mondo? Noi siamo qui, chiamati dall’Italia, per far vedere che livello siamo. Lo scopo è di vincere queste due partite. Sinner? Ha fatto vedere questa forza interiore, questa forza mentale che hanno solo i campioni. E lui è un campionissimo. Bravo!”.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Darmian, Gatti, Acerbi, Dimarco; Barella, Jorginho, Bonaventura; Berardi, Raspadori, Chiesa. All: Spalletti.
MACEDONIA DEL NORD (4-2-3-1): Dimitrievski; Manev, Serafimov, Musliu, Dimoski; Elezi, Ademi; Alioski, Bardhi, Elmas; Miovski. All: Milevski.
Roma, Stadio Olimpico