Il tecnico giallorosso: “Cosa mi preoccupa di più del Sassuolo? L’arbitro. E Berardi prende in giro gli avversari. Se fosse un mio giocatore…”
Il solito Mourinho, in grado di accendere la vigilia di Sassuolo-Roma e di rilasciare dichiarazioni pungenti contro arbitro, Var e Domenico Berardi, capitano e uomo più pericoloso del Sassuolo. Il tecnico giallorosso ha colpito nel segno, alimentando le polemiche alla vigilia del match del Mapei Stadium. Mourinho, che al termine delle sfida sul campo del Servette aveva lanciato delle accuse dirette ad alcuni dei suoi giocatori, ha toccato numerosi argomenti: gli infortuni, la condizione dei suoi giocatori, e le immancabili polemiche.
Ad iniziare dall’arbitro Marcenaro: “La prima insidia del Sassuolo è il Sassuolo, ottima squadra e allenatore bravo. È una settimana che si prepara e arriverà al top, hanno qualità e noi abbiamo sempre problemi con loro. Poi voglio dire che l’arbitro mi preoccupa, non ha la stabilità emozionale sufficiente per questo livello. Non è solo Sassuolo-Roma, siamo a 3 punti dal quarto posto, è importante per noi e l’arbitro non mi lascia tranquillo. Non mi lascia tranquillo anche il Var perché è un arbitro con cui abbiamo sempre avuto sfortuna”. Sempre su Marcenaro Mourinho ha proseguito con una polemica. Il tecnico stava rispondendo alle domande sul futuro del reparto difensivo (orfano di Smalling e Kumbulla). Ed ha aggiunto una battuta: ” Sicuramente domani con Marcenaro Mancini prende un giallo contro Berardi e non gioca la prossima, ma andiamo avanti”.
Il tecnico giallorosso ha poi parlato di Domenico Berardi, capitano dei neroverdi. Nei confronti dell’esterno della Nazionale, lo Special One ha usato parole durissime: ” E poi c’è un giocatore come Berardi che amo ed è fantastico, ma deve avere rispetto per gli avversari. È troppo quello che fa per destabilizzare il gioco, prende in giro, prende falli, io lo amo e lo odio. Se fosse un mio giocatore avrebbe grandi problemi, perché non mi piace per niente”. Dopo la sfida col Servette, aveva lanciato accuse ad alcuni dei suoi giocatori: “È una perdita di tempo se pensate che dico qualche nome dei giocatori a cui mi riferivo. Oggi ho parlato con la squadra, quando c’è empatia e amore è più facile tornare alla situazione normale dopo aver detto certe cose. Continuo a pensare quello che penso, ma il rapporto è molto buono. Andremo a Sassuolo a vincere una partita che mi fa paura per diversi motivi”.
Sugli obiettivi della Roma: “Girare la testa dall’altra parte non sarà la soluzione, anche oggi ho detto ai giocatori che se vogliamo essere ambiziosi dobbiamo tenere un certo profilo. Magari lottare per la salvezza mi darebbe più adrenalina, rispetto a stare in una zona di comfort e stare tranquilli senza responsabilità. Dobbiamo alzare il tono e avere meno superficialità. Al Real ho vinto il campionato con 100 punti e l’ho perso con 93, è duro dover vincere ogni partita. Noi non abbiamo bisogno di vincere tutte le partite, non abbiamo il potenziale per lottare con Juve o Inter, ma possiamo stare al quarto o quinto posto. Il lavoro di campo può aiutare a migliorare, ma è dura perché lavoro di più con quelli che non giocano, gli altri devono riposare”.
Chiusura dedicata al mercato: “Mi piacerebbe avere più opzioni, ma non voglio essere male interpretato. Penso che siamo sottovalutati, come giocatori e come staff. La mia squadra senza infortuni può lottare, ma senza Smalling è dura. Ieri ho fatto i conti: se non rientra fino alla fine dell’anno solare, lui non fa 68 allenamenti. E uno che non fa 68 allenamenti anche se torna il 31 dicembre, torna a fare che? A giocare? No, ad allenarsi. C’è tempo per ritornare ai livelli. Kumbulla e Smalling sono fuori. N’Dicka è stato un bel colpo fatto da Tiago, ma lui mi disse che era perfetto per fare panchina e ora invece è titolare in ogni partita, siamo in difficoltà. Andiamo con questi, sono più positivo di prima. .