Una notizia shock: il club giallorosso ha esonerato il tecnico con una nota ufficiale. Decisivo l’inizio di stagione negativo
Un fulmine a ciel sereno. Una notizia bomba che sconvolge il mondo giallorosso: Daniele De Rossi, tecnico della Roma, chiamato dai Friedkin per sostituire Josè Mourinho a gennaio scorso, è stato esonerato dalla società capitolina. Il club ha comunicato la decisione attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale del club.
La notizia dell’esonero di Daniele De Rossi ha colto di sorpresa tutti: anche gli stessi calciatori. Il tecnico infatti, come ogni mattina, si era presentato a Trigoria e stava preparando l’allenamento. I Friedkin, ripetendo ciò che era accaduto con Mourinho, lo hanno convocato nella loro stanza e gli hanno comunicato l’esonero. Subito dopo è stato annullato la seduta di allenamento in programma oggi. Il tecnico ha lasciato la sede del centro sportivo giallorosso in tarda mattinata. Ai tifosi presenti fuori dalla sede e che gli chiedevano un autografo ha risposto: “Firmo, ma veloci, perchè devo andare a casa”. Pellegrini e Mancini, capitano e vice capitano della Roma, sono rimasti invece ancora a Trigoria mentre la squadra e il tecnico hanno lasciato il centro sportivo.
Numerose le reazioni di tifosi vip, ex giallorossi e dirigenti. “Follia!!! Credere è dare il cuore a chi hai scelto. Daniele lo ha fatto. La società? Quanto è fragile!!! Sempre forza Roma”, il pensiero di Vincente Candela, ex compagno di squadra di Daniele De Rossi. “Daniele è stato scaricato troppo presto. Il suo esonero è a dir poco prematuro, Tutti pensavamo e immagino anche la società visto che tre mesi fa gli ha rinnovato il contratto, si potesse aprire un ciclo con lui. Si parla di un rapporto complicato con l’ad e immagino sia questa la causa del suo allontanamento”, le parole di Tempestilli, ex difensore e dirigente della Roma. Rossella Sensi, ex presidente della Roma, è più diretta: “Sono sorpresa e anche amareggiata. Fa davvero molto male vedere Daniele De Rossi allontanato da Trigoria per la seconda volta. So quanto possa stare male ora. Non giudico le gestioni o le scelte altrui, forse non sarebbe nemmeno giusto. Ma mi sento di dare tutto il mio supporto a un uomo che non è solo una bandiera di questo club, ma è anche un professionista serio e preparato. Il mio in bocca al lupo ora va a Ivan Juric, lo aspetta un compito non facile e io sarò sempre dalla parte di chi veste quei colori“.