L’allenatore dell’Atletico Madrid alla vigilia del ritorno all’Olimpico contro la Lazio, ricorda i suoi trascorsi biancocelesti
Il tecnico dell’Atletico Madrid, Diego Pablo Simeone, ha parlato in conferenza stampa in vista della trasferta con la Lazio, prima gara del girone di Champions League. L’ex centrocampista argentino ha vinto uno scudetto in dimenticabile nel 2000 con la maglia della Lazio.

La Lazio ha già affrontato la squadra spagnola nelle coppe europee. II ricordo più bello per i tifosi biancocelesti è quello del 1998 quando l’allora squadra allenata da Eriksson vinse a Madrid per 1-0 prima di pareggiare poi la partita di ritorno qualificandosi così per la finalissima di Coppa UEFA.
Un ritorno emozionante
Quello tra Diego Pablo Simeone e la Lazio sarà sempore un legame speciale. Uno degli artefici principali dello storico secondo scudetto nella stagione 1999-2000, è rimasto nel cuore di tutti i tifosi laziali. Il rapporto Cholo-Lazio è qualcosa di indelebile, unico. Diego Pablo Simeone lo ha sempre avvertito dentro, nel profondo del cuore, perché è un uomo che vive profondamente le proprie emozioni. E certe emozioni sono indimenticabili. “Ho la pelle d’oca. Tutto mi fa ritornare a degli anni straordinari della mia carriera calcistica. Una tifoseria che mi ha voluto sempre bene dal primo giorno. Abbiamo vinto tanto in un periodo bellissimo. Ho un grandissimo ricordo, sicuramente domani ci vedremo in campo”. Esordisce così Simeone nella conferenza stampa di presentazione nella pancia di quello stadio Olimpico teatro di imprese e ricordi indelebili per lui e per i tifosi della Lazio.

Rapporto speciale
I gol decisivi, i trionfi, un attaccamento viscerale alla maglia, l’infortunio e il recupero spinto anche dalla voglia degli stessi tifosi di rivederlo in campo. Questo è stato il rapporto speciale che lega Diego Pablo ai tifosi della Lazio. “Ringrazio i tifosi per tutto l’affetto che sempre ho ricevuto. Cosa mi aspetto dai tifosi della Lazio? Nella vita uno deve dare senza aspettare. Quello che fa l’altro è benvenuto, se lo fa. L’affetto che c’è tra noi va al di là di un’ovazione domani in campo. Il gol alla Juve nel 2000? Avevamo una grandissima squadra. Con quel mio colpo di testa ho riaperto il campionato, mai finisce qualcosa se hai voglia. Noi volevamo quello scudetto e siamo riusciti a vincerlo. Speriamo domani ci sarà tanta gente, è bello rivedere la Lazio in Champions”. Saranno 50mila i laziali presenti allo stadio per il ritorno della Lazio in Champions League e tutti, comunque andrà, saranno lì anche per dedicare un saluto speciale a uno degli ultimi condottieri della squadra biancoceleste.