Il tecnico giallorosso, al termine della partita persa a San Siro contro l’Inter di Inzaghi, ha avuto parole dure contro la Lega, rea di aver fatto giocare la Roma domenica e non lunedì sera
Ancora una volta Inter – Roma con Josè Mourinho non è mai una partita come le altre. Né prima, né durante, né soprattutto nel post partita, quando il tecnico portoghese non ha analizzato quello che non aveva permesso alla sua squadra di risultare pericolosa contro i neroazzurri, ma ha preferito prendersela con arbitro e calendario, che a suo dire hanno danneggiato i suoi giocatori.
Per il secondo anno consecutivo da quando è a Roma, Mourinho non era in panchina durante il match tra Inter e Roma, ma ha visto tutto dalla tribuna stampa perché voleva studiare bene i movimenti della sua squadra e, eventualmente, l’operato dell’arbitro. E ancora una volta non le ha mandate a dire. “Siamo venuti a San Siro con un altro regalo della Lega che non ci ha fatto giocare lunedì», ha dichiarato Mourinho a fine partita, parlando esclusivamente ai microfoni della televisione ufficiale, riferendosi al discorso dei pochi giorni di riposo dopo l’impegno in Europa League, mentre l’Inter aveva già giocato il martedì in Champions. Situazione che nelle precedenti stagioni capitava regolarmente a tutte le altre squadre italiane impegnate in Europa League o Conference League.
Il tecnico portoghese comunque ha elogiato il comportamento della squadra proprio per le tante difficoltà che doveva affrontare. “Con tutta la stanchezza accumulata, poco tempo per preparare la partita, penso che i ragazzi abbiano fatto una gara importante. Penso che il feeling di tutto lo stadio, non solo il mio, era che la partita sarebbe finita con un pareggio. La squadra è stata tranquilla con tutte le difficoltà, sono stati ammoniti Mancini e Ndicka, due ammonizioni che sembravano scelte come quelle a Cristante e Paredes a centrocampo, l’Inter solo Pavard.
Mourinho ha poi rincarato la dose prendendosela apertamente con l’arbitro. “L’Inter aveva Pavard ammonito e lo ha potuto cambiare, noi non abbiamo la possibilità di fare queste sostituzioni. Dispiace che non ci sia tanto rispetto per i miei giocatori, perché l’atteggiamento dell’arbitro con N’Dicka e con Mancini subito ha dimostrato tutto questo”. Parole forti, sia contro l’arbitro sia contro la Lega che, come ogni partita andata male per la sua squadra, l’allenatore portoghese utilizza per spostare l’attenzione sul risultato del campo.
A parziale giustificazione c’è da dire che erano tanti i giocatori fuori per problemi vari e con una rosa non così lunga i problemi aumentano. “Sono contento per il concetto di squadra nella difficoltà, non abbiamo avuto metà squadra a disposizione, Spinazzola, Dybala, Smalling, Renato Sanches, Pellegrini. Venire qua con metà squadra, con un altro regalo della Lega, perché giochiamo domenica e non lunedì, posso dire che i ragazzi sono stati bravi. Sono triste perché meritavamo di più”.