Sapete come mai si dice che il vischio porti fortuna? Ecco perché tenerlo in casa: esiste un trucco davvero interessante per poterlo coltivare in modo facile.
Non ci sono dubbi sul fatto che a Natale sia l’usanza di appendere i rametti del vischio sulle porte per poi scambiarsi un bacio sotto di essi, un gesto che sembra portare buona fortuna per il nuovo anno. Partiamo dal presupposto che la pianta a sempre è un simbolo delle feste ed averlo in casa è una vera e propria tradizione.
Quello che forse non tutti sanno è che il vischio può raggiungere anche un metro di altezza con tante ramificazioni, le foglie sono oblunghe e di colore verde giallastro, mentre i fiori sono molto piccoli e decisamente poco appariscenti. Alle foglie si aggiungono anche le bacche di colore bianco e giallo che all’interno hanno una polpa gelatinosa.
La pianta in passato era simbolo di fertilità maschile e sembrava avere un aspetto divino. Ma non finisce qui: nel periodo romano aveva anche un utilizzo protettivo e per questo motivo le persone lo appendevano alle porte delle loro case. Oggi ogni volta che si passa sotto il vischio ci si deve scambiare un bacio e pare che rifiutarlo sia da sempre visto come un gesto che potrebbe attirare grande sfortuna. Al contrario, due innamorati che suggellano la loro relazione sotto un ramoscello di questa pianta godrebbero di un amore eterno.
Una volta capito di che cosa stiamo parlando e perché si dice che porti cosi tanta fortuna, la seconda domanda a cui rispondere è la seguente: come si fa per poterlo coltivare? Partiamo dicendo che il vischio cresce spontaneamente su anche altre piante. Ma nel caso in cui non dovesse succedere, si può procedere forzando la sua germogliazione.
La prima cosa da fare è quella di procurarsi dei ramoscelli di vischio e poi raccogliere le bacche più mature. Fatto questo prendete una intersezione tra i rami dell’ospite e mettete le bacche al di sotto della corteccia, meglio ancora se in un punto dove si trovano muschio o licheni. Da questo momento dovete aspettare almeno un paio di anni prima che succeda qualcosa nell’area in cui avete posizionato le bacche. La parola d’ordine da non dimenticare mai è la pazienza.
Per concludere, una grande accortezza è quella di stare sempre attenti alla sua crescita. È possibile che proprio come un parassita possa anche far morire la pianta su cui si sviluppa. Importante dunque sfoltire regolarmente il cespuglio o eliminarlo completamente se chi lo ospita mostra sofferenza.