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Non solo quella eterna, in Italia c’è anche “la città che muore”: storia e curiosità, perché visitarla almeno una volta

A pochi chilometri da Roma c’è un piccolo borgo medievale che offre un’esperienza decisamente suggestiva, un tuffo nel passato.

È piuttosto ironico pensare che a pochi chilometri da quella che viene definita la “città eterna” si trovi anche la “città che muore”. Eppure, in Italia succede anche questo. Poco fuori Roma, immersa nel verde delle campagne laziali, si trova la piccola cittadina di Civita di Bagnoregio, che negli anni si è conquistata il triste soprannome di città morente.

Un suggestivo borgo medievale vicino Roma rischia di non esistere più tra qualche anno – roma.cityrumors.it

Il piccolo borgo medievale è stato fondato dagli Etruschi più di 2.500 anni fa ed è stato continuamente abitata fino a pochi anni fa. Poi, a un certo punto della sua storia, gli abitanti di Civita di Bagnoregio hanno lentamente iniziato ad abbandonare le proprie case. Se oggi ci si addentra tra i suoi stretti vicoli, si può notare che gran parte delle abitazioni è totalmente vuoto e le stradine sono piene solamente di turisti e curiosi che cercano di scoprire cosa ha fatto fuggire tutta la popolazione.

C’è ancora tempo per visitare la città che muore

Civita di Bagnoregio è un magnifico esempio di città medievale rimasta relativamente intatta dalla modernità. Il borgo sorge su uno sperone roccioso tra due vallate. Gli storici ritengono che sia stata fondata intorno al 500 a.C. e che fosse originariamente un insediamento etrusco lungo un’importante via commerciale. Successivamente passò sotto diversi domini, tra cui quello romano e quello longobardo.

Per lungo tempo la città è stata conosciuta come Balneum Regis, che significa “il bagno del re”. Si narra infatti che il re longobardo Desiderio venisse proprio qui per curare le sue ferite con le sorgenti termali della zona. Nei secoli successivi è diventata in seguito parte dello Stato Pontificio e oggi è conosciuta anche per essere il luogo di nascita di San Bonaventura.

Camminando per i vicoli di Civita di Bagnoregio si può vedere come la città sia stata completamente abbandonata – roma.cityrumors.it

Il declino di Civita di Bagnoregio inizia nel 1695, quando un potente terremoto distrusse le abitazioni e costrinse molti abitanti della zona a lasciare la città. Quell’evento fu però solo il presagio di quello che sarebbe venuto dopo. Nel corso degli anni, infatti, gli abitanti si resero conto che il borgo sorgeva su un colle di tufo, una materiale estremamente friabile e soggetto all’erosione. Pioggia e vento hanno continuato il lento lavoro di distruzione delle fondamenta.

Al momento, le autorità hanno dichiarato che non esiste un modo per fermare l’erosione causata da questi agenti atmosferici, quindi Civita di Bagnoregio è ufficialmente destinata a scomparire, presto o tardi. Sembra però esserci ancora un po’ di tempo per poterla visitare. La città si trova in provincia di Viterbo ed è accessibile solo tramite un suggestivo ponte che la collega al resto della terraferma.

Per chi si reca a Civita di Bagnoregio in macchina da Roma, bisogna seguire l’Autostrada A1 e uscire a Orvieto. Dopo il casello girare a sinistra e seguire le indicazioni per Civita di Bagnoregio. Ci sarà da pagare una tariffa per parcheggiarla nella valle sotto il ponte. Se invece si sceglie l’autobus, si verrà portati direttamente all’inizio del ponte.