%E2%80%9CBookalook%2C+innovation+to+expertise%E2%80%9D
romacityrumorsit
/rubriche/start-up/bookalook-innovation-to-expertise.html/amp/
Start-up: le nuove frontiere del business

“Bookalook, innovation to expertise”

Tra le Start-Up più giovani nel portfolio del Fashion Technology Accelerator c’è Bookalook, piattaforma lanciata nel 2017 da Melissa Fernandez e Carolina Molossi. Anzitutto è bene ricordare che FTA supporta lo sviluppo di startup che propongono soluzioni tecnologiche per l’industria della moda, per esempio aiuta la gestione degli e-commerce nell’ottica di rendere tutto più fruibile.

Le startup che selezioniamo – spiega Giusy Cannone, managing director di FTA a Milano sono già presenti sul mercato e generano fatturato, le seguiamo per sei mesi e arrivano da tutto il mondo. Al momento son 11, cinque di loro sono italiane, due statunitensi, una israeliana, una francese, una britannica e una lituana, anche il deal flow è maggiormente orientato sui mercati internazionali, per l’ultimo batch abbiamo ricevuto il 35% delle candidature dall’Italia e il 65% dall’estero”. Questo significa che l’Italia, oltre ad essere leader mondiale nei primi piani del Fashion, lo è anche per quanto riguarda le Start-Up: bagaglio di conoscenze e top quality fanno da padrona tra i nostri giovani aspiranti.

Bookalook è una Start-Up per metà italiana e per metà britannica e si rivolge ai professionisti della moda. Ha grandi potenzialità e riesce ad essere il punto di contatto fra gli stylist, sempre in cerca di un’occasione, editor, influencer interessati a realizzare un servizio fotografico di una collezione con il settore PR dei grandi brand, con i designer, con le agenzie. In pratica, ha la straordinaria capacità di digitalizzare e sviluppare, tramite un software, la rete di conoscenze del settore del fashion-tech.

Più nello specifico, Bookalook è un software business to business per il settore della moda che consente di gestire l’inventario dei capi, oltre a consentire ai fashion editor ed ai blogger di cercare i capi: in sostanza si riescono a realizzare anche servizi fotografici per dare visibilità al piccolo brand in cerca di una grande occasione. Il software permette di collegare domande ed offerta del settore fashion ovvero migliaia di stylist e circa 250.000 agenzie di comunicazione, editor ed influencer. Booalook non fa altro che dare visibilità a quel sostrato di stylist, che oggi, non riescono distinguersi per il proprio merito, vuoi per mancanza di occasioni, vuoi per inesperienza, serviva dare una scossa a tutto questo!

Carolina Molossi, giovane co-founder di Bookalook riferisce che “la piattaforma è stata progettata a partire dalle mie esperienze e da quelle della mia socia in ambito styling e grazie alla consulenza di grandi brand e agenzie di comunicazione. Io sono laureata in filosofia e ho fatto un master alla Central Saint Martin di Londra, città dove ho svolto uno stage come assistente stylist. La mia socia Melissa (Fernandez), invece, ha alle spalle un percorso formativo di taglio economico e un’esperienza di stage presso una stylist parigina. L’idea è venuta a lei che, inizialmente, ha investito per realizzare una piattaforma affidandosi a un ingegnere. Questa strada, però, non ha funzionato come avrebbe voluto e, successivamente, la piattaforma si è sviluppata grazie a un investimento di 200mila euro ottenuto dalla società spagnola Emergya ventures”.

Ma non finisce qui, le giovani founder di Bookalook cercano ulteriori Business angel ovvero investitori pronti ad implementare le loro capacità tramite una penetrazione più efficace del mercato. La logica di Bookalook punta nel dare un’occasione a tutti ed è per questo motivo che le cities più fashion come Parigi, Milano, Londra, etc sono un ottimo inizio ma non possono essere il punto di arrivo. L’obiettivo principale è l’espansione nei mercati e nei Paesi, che oggi più di tutti, hanno bisogno di promoter, si pensi al mercato orientale, aggiungerei. Ed è proprio in quest’ottica che le due giovani founder vogliono realizzare un ambassador program per coinvolgere quante più persone possibili.

La giovanissima Carolina spiega, inoltre, che “la piattaforma beta è stata testata da uno showroom di Londra che gestisce una sessantina di designer. A dicembre abbiamo aperto la piattaforma alle stylist e abbiamo preparato i pacchetti di offerta per i marchi. Il nostro modello è gratuito per le stylist e per i media professional ma è member only, ossia per accedere bisogna iscriversi. I pacchetti per i marchi e per gli showroom partono da 59 euro al mese fino a 250 euro, in base al numero di capi da gestire, al numero di brand e di showroom”.

Il più grande vantaggio di Bookalook è che rappresenta il filo diretto fra domanda ed offerta nel fashion e riesce, inoltre, a gestire le diverse fasi ed i diversi settori del mercato, grazie all’innovation tech. Il software organizza e gestisce il ciclo produttivo di una linea con tutte le fasi annesse e connesse in modo facile ed intituivo, grazie ad una grafica basic. 

Per concludere un ultimo consiglio: pianificare, pianificare e pianificare, inoltre affidatevi a dei professionisti del settore che riescano a conciliare la Vostra idea con l’innovation, pensare in grande è il primo passo per stare avanti.

Silvia Ciampitti