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Pillole di nutrizione e sport

Attività fisica, dieta e salute: gli errori da non commettere

Negli ultimi anni, per fortuna, c’è stato un incremento del numero delle persone che si sono
interessate al prendersi cura del proprio corpo.
Tutti i motivi che portano una persona a prendersi cura di se stessa sono validi, e non interessa se
siano estetici, di salute, prestativi, anti-stress… l’importante è che si abbia una motivazione per
iniziare.

Come dice un vecchio proverbio “chi ben comincia è a metà dell’opera”, e questo è vero, ma
l’inizio è anche il momento più complicato, dove ci si basa su vecchie credenze, su informazioni
confuse e contrastanti prese attraverso il dottor internet, su consigli di amici, genitori, nonni e via
discorrendo.
Con questo articolo non voglio spegnere la voglia che vi ha spinto fino ad ora, ma darvi alcuni
spunti sui quali, secondo la mia esperienza, è fondamentale soffermarsi per non commettere gli
errori in cui si potrebbe incappare.

Visto che il nostro corpo è una cosa seria, perché come diceva Jim Rohn “…è l’unico posto in cui
devi vivere”, deve essere serio anche qualsiasi cosa lo riguarda, e proprio con questa serietà,
rispetto e scienza andremo a focalizzarci su tre errori da non trascurare per far si che il nostro
corpo sia i salute.

Come detto prima i motivi per i quali ci interessiamo alla cura del nostro corpo non sono
importanti, ma per me una base comune per tutti deve! Esserci e deve! Essere la SALUTE.
Quindi il primo aspetto su cui focalizzarsi è proprio questo: Qualsiasi sia la nostra motivazione
MAI mettere da parte la salute per raggiungere i nostri obiettivi!


Gli errori che seguiranno sono tutti in contraddizione con il concetto appena espresso e basati
sullo squilibrio.
Andiamo a vedere quali sono:

Attività fisica non in linea con i nostri bisogni
L’attività fisica è una parte fondamentale per il benessere del nostro corpo, tanto che in alcuni
protocolli per contrastare malattie, come ad esempio il diabete, il suo effetto è considerato al pari,
e a volte anche più efficace, dei tradizionali farmaci.
L’attività fisica però deve essere equilibrata ed in linea con il nostro grado di allenamento, le
nostre capacità, i nostri obiettivi e con il nostro, eventuale, quadro patologico.
Il miglioramento del nostro corpo avviene attraverso un concetto denominato “supercompensazione”, dove applicando lo sforzo giusto che mette alla prova il nostro corpo, lo
stimolerà a migliorarsi (durante il riposo) cosi da essere in grado di far fronte senza problemi a
quel determinato sforzo.
Quindi un’attività fisica squilibrata non porterà al raggiungimento dei nostri obiettivi, ne se troppo
blanda (non stimola abbastanza il nostro corpo a migliorarsi), ne se troppo intensa (porta il nostro
corpo ad una eccessiva stanchezza dalla quale non riesce a recuperare per migliorarsi).

Non accettare che il riposo sia parte integrante dell’attività fisica

In stretta correlazione con il primo errore c’è anche il secondo, cioè il non accettare che il riposo
sia parte integrante dell’attività fisica.
Il riposo, che come appena detto, è il momento effettivo in cui il nostro corpo attua i
miglioramenti per il quale lo abbiamo stimolato, ed è un aspetto al quale non gli si da l’importanza
necessaria, perché in molti ritengono che più attività viene svolta meglio e prima il nostro corpo
risponderà, pensando al riposo come un ostacolo che ritarda i nostri obiettivi.
Sfatiamo questo mito, il riposo serve e senza di esso non miglioriamo. Anche il riposo però deve
essere equilibrato proprio come l’attività fisica, perché un riposo troppo lungo ci porta alla
perdita dei benefici dell’attività svolta, e un riposo troppo breve di beneficarne o di mantenerli nel
tempo.
Esistono vari tipi di riposo e non deve essere inteso soltanto come giorni in cui non si fa niente,
ma può anche consistere in giorni in cui si varia il tipo, l’intensità e l’obiettivo dell’esercizio.

Riduzione drastica dell’introito di calorie ed eliminazione di nutrienti dalla dieta

Il terzo ambito di errori riguarda invece l’alimentazione, la quale ha un ruolo imprescindibile per il
raggiungimento dei proprio obiettivi e per il loro successivo mantenimento.
L’alimentazione proprio come i due aspetti trattati in precedenza deve essere equilibrata, sotto
tutti i punti di vista, quantitativo e qualitativo.
I principali errori riguardanti questo argomento, che ho potuto constatare con la mia esperienza,
sono due, l’assumere troppe poche calorie e il “discriminare” determinati nutrienti per non si sa
quale motivo.
Anche se non è facile personalizzare la propria alimentazione attraverso il fai da te, perchè ci
sarebbero troppe variabili di cui tenere conto per adattarla completamente a noi stessi,
è da considerare che anche da soli è comunque possibile evitare di incappare in questi due errori.
Infatti l’idea che meno si mangia e più si è in forma è completamente sbagliata, perchè è vero che
la perdita di grasso si ottiene grazie al deficit calorico, ma un deficit calorico troppo elevato e
prolungato per troppo tempo mette il nostro corpo in allarme e per questo comincia ad
accumulare grasso, che come sappiamo è una delle principali cause di un innumerevole quantità
di malattie.
L’eliminazione di determinati nutrienti dalla nostra dieta come potrebbe essere per i carboidrati,
piuttosto che i grassi o piuttosto che le proteine, senza un fondamento scientifico e senza un
evidente motivo non apporta alcun beneficio salutare al nostro corpo. Tutti i nutrienti in questione
infatti hanno una specifica funzione all’interno nel nostro organismo al fine di farlo rendere al
meglio, e per questo devono essere consumati.
Esistono vari protocolli dietetici che prevedono la riduzione, l’aumento o l’eliminazione di
determinati nutrienti per un periodo limitato di tempo, ma tali protocolli devono essere gestiti,
valutati e programmati dai professionisti del mestiere.

Fermo restando che rivolgersi a dei professionisti è sempre la scelta più giusta per evitare di
incappare in questi ed altri errori, decidere di prendersi cura del proprio corpo è una scelta ancor
più giusta.
Ma farlo in maniera consapevole cercando di ragionare su quello che si sta facendo e a quello a
cui si va in contro è sicuramente un passo concreto verso il raggiungimento dei nostri obiettivi, e
soprattutto verso la nostra salute.
Dott. Fontana Massimiliano