Quanto frutteranno i tuoi investimenti nel 2021? Il duro lavoro dei meteorologi finanziari

Sta per volgere al termine uno degli anni bisestili peggiori di sempre per le economie mondiali.

È arrivato il momento di tirare le somme dell’anno in corso e proiettarci verso il 2021, un anno che si spera sia sicuramente migliore di quello appena passato. 

Badate bene, onde evitare di farvi perdere del tempo, se pensate che al termine di questo articolo saprete con precisione che 2021 ci aspetterà dal punto di vista finanziario allora rimarrete delusi.

Infatti, se volete sapere dove andrà a finire il mercato azionario tra un anno, ci dispiace, ma non possiamo aiutarvi! Al termine dell’articolo troverete però sicuramente qualche consiglio utile per investire al meglio i vostri risparmi.

Ciò che possiamo fare per ora è semplicemente un resoconto su ciò che è avvenuto negli anni passati relativamente alle previsioni che abbiamo letto e vedere se tali previsioni si sono rilevate attendibili o meno.

La differenza tra noi ed i cosiddetti “meteorologi finanziari” è da ricercarsi nel fatto che noi non cerchiamo di prevedere i movimenti dei mercati finanziari. Prevedere il futuro va oltre la nostra competenza. E non siamo da soli… La prova schiacciante di decenni di ricerca accademica è che nessuno può prevedere in modo affidabile e accurato cosa faranno i mercati.

Nonostante ciò, mentre noi scriviamo questo articolo, gli strateghi stanno rilasciando carichi di previsioni che pretendono di rivelare esattamente dove sarà il mercato alla fine del 2021.

Questi pronosticatori sono persone intelligenti e spesso hanno cose interessanti da dire su ciò che è già accaduto nei mercati e nell’economia. Ma per quanto riguarda la previsione del futuro lasciano molto a desiderare.

Non siamo di certo noi a dirlo ma i risultati ex post dei mercati finanziari.

Vediamo ad esempio se le previsioni finanziarie a fine 2019  hanno rispecchiato ciò che è accaduto effettivamente nel 2020, un anno sicuramente anomalo.

Bene, a dicembre 2019, il consenso medio dei meteorologi era che l’indice di borsa azionario americano sarebbe cresciuto del 2,7% nell’anno solare 2020 (fonte: Bloomberg). Al momento, la previsione si è rivelata troppo inesatta: ad oggi, mercoledì 30 dicembre, il mercato è cresciuto del 15% da inizio anno. Si tratta di un errore di previsione di oltre 12 punti percentuali!!

Ricorda un po’ quando in una delle recenti estati, le previsioni meteo avevano previsto maltempo per gran parte del mese di agosto… Si sbagliarono perché il tempo fu sereno e caldo… Tutti contenti tranne gli albergatori i quali avevano perso gran parte del fatturato poiché “il mercato” era andato dietro tali previsioni.  

Ancora peggio, nel pieno della pandemia, quando il mercato azionario è crollato a febbraio e marzo, i meteorologi avevano previsto che l’indice di borsa azionario americano non sarebbe aumentato affatto per quest’anno solare affermando che il mercato sarebbe sceso dell’11% circa. Ora possiamo dire che, se aveste investito, in base alle loro previsioni, vi sareste persi un grande mercato rialzista.

Infatti, ad oggi, quella previsione di consenso è sfasata di circa 26 punti percentuali.

A testimonianza di ciò riportiamo le previsioni dei “migliori meteorologi” internazionali, effettuate alla data del 18 maggio, sull’indice di borsa azionario americano.

Quanti di loro hanno previsto esattamente ciò che sarebbe accaduto nei 7 mesi successivi? Zero.

Riconosciamo che sarebbe ingiusto mettere in luce tali previsioni per questo anno bizzarro. Vediamo infatti ciò che è accaduto durante l’ultimo ventennio.

Le previsioni selvaggiamente errate sono state infatti la norma dal 2000, esaminando le previsioni annuali mediane sulle azioni fatte dagli analisti di Wall Street ogni dicembre.

I numeri mostrano infatti che dal 2000, l’analista mediano di Wall Street ha previsto che l’indice di borsa azionario americano sarebbe cresciuto in media del 9,5% all’anno. In realtà, l’aumento annuale è stato in media del 6% all’anno.

Inoltre, dal 2000, la previsione mediana non ha mai previsto un calo del mercato azionario nel corso dell’anno solare successivo. Ma il mercato ha fatto registrare performance negative in sei anni (circa il 29% delle volte).  Nel 2018, ad esempio, il mercato è sceso del 6,9%, anche se i meteorologi avevano previsto che sarebbe aumentato del 7,5%… Nel 2002, la previsione prevedeva un aumento del 12,5%, ma le azioni sono scese del 23,3%…

Possiamo affermare che, anno dopo anno, queste previsioni sono accurate quasi quanto quelle di un meteorologo che prevede sempre un sole mite in una città dove piove o nevica circa il 30% dei giorni! 

Tali previsioni sono pertanto prive di valore ed invitiamo i nostri lettori a non intraprendere scommesse sul mercato azionario basate su valutazioni di tali “esperti”.

Bene, allora cosa possiamo aspettarci dai mercati per questo 2021? Può sembrare triste, ma anche noi rimaniamo sostanzialmente ottimisti sul mercato azionario… Ma lo facciamo nel lungo periodo! Poiché nella storia, il mercato è aumentato molto più frequentemente di quanto non sia caduto, pensiamo che sia ragionevole investire a lungo termine sulla crescita futura. Alla base di questa valutazione c’è il presupposto che, nonostante i tipi di tragedie e battute d’arresto fisiologiche, l’economia mondiale continuerà a crescere e le società realizzeranno profitti che fluiranno nelle mani degli investitori.

Dove possiamo investire? Semplicemente in un portafoglio ben diversificato che rifletta, a costi ragionevoli, la performance del mercato finanziario globale.

Bisogna farlo anche se turbati dalle vette vertiginose che i mercati hanno raggiunto ultimamente e non ci si sente a proprio agio con le valutazioni attuali. Questo perché un po’ di sana educazione finanziaria dovrebbe portare il risparmiatore a rinunciare al tempismo del mercato o alla scelta di singoli settori o azioni sulla base delle previsioni del meteo.

Ci saranno sicuramente dei brutti momenti con brusche discese, ma a lungo termine, ci aspettiamo che “andrà tutto bene”.

Non è una gran previsione, lo sappiamo, ma è il meglio che possiamo fare!

Articolo a cura del Dott. Paolo Matteucci

Impostazioni privacy