Arrivano novità poco piacevole per tutti i cittadini della Capitale per quanto riguarda la tassa sui rifiuti che dal prossimo anno subirebbe sostanziali modifiche
Resta indubbiamente una delle tasse meno amate da tutti i residenti di Roma, quella tassa sui rifiuti che dal prossimo anno porterebbe subire importanti variazioni. Infatti mentre Ama, l’azienda municipalizzata che si occupa di raccogliere i rifiuti nella Capitale, è impegnata a rispondere a migliaia di cittadini confusi o infuriati per degli accertamenti pazzi nel solo mese di ottobre, a Roma si prepara un altro cambiamento che tocca direttamente le tasche dei contribuenti.
La TARI, acronimo di Tassa sui Rifiuti, è un tributo comunale che ogni anno finanzia il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani. È stata introdotta nel 2014 con la Legge di Stabilità e sostituisce le precedenti imposte locali come la TARSU, la TIA e la TARES. Il suo obiettivo è semplice: garantire che chi occupa un immobile contribuisca ai costi del sistema pubblico di gestione dei rifiuti.
Come se non bastassero oltre 70mila cartelle pazze arrivate a migliaia di residenti, adesso l’Ama, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti a Roma, ha fatto sapere che dal prossimo anno, oltre a un leggero ritocco delle tariffe, ci sarà anche una novità importante sul numero di bollette da pagare. Il Campidoglio, infatti, ha dovuto aggiornare il regolamento della tariffa rifiuti per allinearsi alle nuove norme nazionali e questo comporterà che le classiche tre bollette della cosiddetta TARI diventeranno quattro. Una in più con una modifica sostanziale anche delle varie scadenze.
28 febbraio, 31 maggio, 31 agosto e 30 novembre: queste le nuove date in cui verrà emessa la tassa sui rifiuti, che fino al 2023 era pagata solo in due rate, aprile e luglio, diventate poi tre dal 2024. Per il Comune la scelta serviva a spalmare meglio il peso della tassa, così da non gravare in maniera improvvisa sui bilanci familiari, per i familiari un aggravio di costo e una scadenza da mandare a memoria in più.
Una novità ovviamente mal digerita dai romani dovuta al cambio del meccanismo alla base della bollettazione, che sarà quello dell’acconto e saldo, quindi dopo il 1 dicembre il cittadino potrà ricevere una quinta bolletta a conguaglio dei precedenti pagamenti. “Non è una scelta politica, ma un adeguamento obbligato alle modifiche normative. La bollettazione attuale resta, ma dal 2026 ci sarà un’ulteriore bolletta emessa dopo il 1° dicembre, per allinearci alle nuove scadenze del Pef”, ha confermato la vice sindaca e assessora al Bilancio, Silvia Scozzese.
Infatti alla base del provvedimento c’è lo spostamento a giugno del Piano economico finanziario, la previsione delle entrate e delle uscite che Ama deve inviare all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Ma per quel periodo, però, la TARI. sarà già stata emessa almeno per metà, da quì la necessità di un ulteriore conghuaglio.