Con un comunicato Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio, annuncia il sit in che si terrà Venerdi’ 20, a partire dalle 17.30, nei pressi del ponte pedonale, lato stazione di Ostia Antica, invitando tutti i cittadini a partecipare al grido di ” Abbattiamo le barriere architettoniche, facciamolo tutti insieme”.
“Sotto un velo di vernice blu cobalto c’e’ sempre lui, lo stesso ponte, con il suo ossido, i suoi gradini in larga parte fratturati, la sua capacita’ di dividere anzichè unire, la vergogna assoluta che rappresenta perche’ esclude ed impedisce il transito alle persone con difficoltà deambulatoria. Non ci sono piu’ parole. Dopo le tante promesse, i tanti impegni, le commissioni congiunte, l’amministrazione sta procedendo alla ritinteggiatura di una delle vergogne di Roma Capitale, il ponte pedonale della Stazione di Ostia Antica”.
“E’ inaccettabile quanto sta avvenendo perche’ di questi lavori di ritinteggiatura, che sarebbero dovuti terminare a meta’ giugno, non sa tecnicamente nulla nessuno. In prossimita’ del ponte non c’e’ nessuna cartellonistica relativa a questi lavori di manutenzione ordinaria, nessuna indicazione sulla ditta, sui costi, sui responsabili del cantiere, una cosa doppiamente grave perche’ significa che nessuno sta controllando. Non sappiamo i termini del progetto che sta portando avanti l’Amministrazione, sappiamo solamente che si sta riverniciando una delle vergogne di Roma Capitale, una vergognosa barriera architettonica che unisce la stazione con l’abitato di Ostia Antica e con una delle aree archeologiche a cielo aperto piu’ importanti del pianeta”.
Non ci fermeremo alla semplice protesta: realizzeremo un documento tecnico sul ponte pedonale e porteremo tutto alle autorita’ competenti chiedendo che venga fatta chiarezza anche sulla tipologia di ritinteggiatura che si sta eseguendo perche’ non vorremmo, oltre al danno, subire anche la beffa. Da settimane aspettiamo chiarimenti ma, nonostante le richieste ufficiali che renderemo pubbliche venerdi’, nessuno si e’ degnato di rispondere alle nostre legittime istanze”.