Un tappeto di foglie secche costellato di erbacce, cartacce e buste di plastica in terra e bottiglie lungo una scaletta laterale: lo scenario ai bordi della zona scolastica che delimita gli accessi alle scuole di fronte alla stazione ferroviaria Fl3 Montemario.
Bottiglie di vetro lungo i lati di una scaletta laterale, a fianco del cancello d’ingresso del plesso dell’I.C. “Paolo Stefanelli”, che scende verso un vialetto ai piedi del parcheggio in via Cesare Castiglioni, uno dei due che si trovano dinnanzi alla stazione Fl3 Montemario.
Erbacce che ricoprono pure qualche scalino, sacchi di plastica e cartacce varie completano l’istantanea che tutti i giorni gli alunni e le loro famiglie si ritrovano sotto gli occhi all’entrata e all’uscita dalla scuola.
Alcune mamme all’uscita dal cancello dell’Istituto si lamentano del degrado a vista d’occhio, dopo aver accompagnato i figli alla primaria: “Siamo i primi a chiedere di fare qualcosa, questo degrado è qui da anni. Sono state fate segnalazioni all’Ama, anche se non ne sono a conoscenza. – recrimina una mamma – Vengo dalla stazione Montemario (antistante alle scuole, n.d.r.) e lì c’è lo stesso scenario, tra erbacce e rifiuti.”.
“Qualcuno dovrà attivare l’Ama, non sappiamo bene di chi è la competenza per il decoro di quest’area.”, asserisce un’altra mamma, lamentandosi dello stato di degrado che impera da anni.
“Credo che lo scorso anno scolastico un genitore che porta il figlio alla scuola d’infanzia “C’era una volta”, adiacente alla Stefanelli, che lavora all’Ama, abbia attivato una volta il servizio della municipalizzata per bonificare l’area.”, conclude un’altra mamma.
Anche alcuni genitori della scuola primaria e secondaria di primo grado si sono armati di ramazza e rastrello: “L’anno scorso, come in altre occasioni, noi genitori, insieme a qualche insegnante, ci siamo divisi in squadre ed abbiamo provveduto a ripulire la scaletta ed i vialetti circostanti alla scuola ed al parcheggio. – spiega a Roma.Cityrumors una mamma con figli alla primaria, Antonella Pochesci, prima di salire in sella alla sua bici, come il papà dei suoi piccoli – L’anno scorso c’era una discarica a cielo aperto anche sulla rampa di accesso all’ingresso alla scuola d’infanzia, poi da quando è stata istituita quest’area pedonale (circa un anno fa), sulla rampa non ci sono più rifiuti, solo erbacce ai lati. Con il fatto che c’è una zona pedonale qui davanti alle scuole, dovrebbe esserci una maggiore frequenza di attività di pulizia e bonifica e non così bassa – due o tre volte all’anno – che è insufficiente. ”. Un’altra mamma, all’uscita del bimbo dalla primaria, afferma di aver inviato una mail a tutte le autorità, dalla polizia municipale all’Ama, al Municipio XIV.
“Dall’inizio del nostro mandato abbiamo avuto diverse modalità di programmazione di interventi di spazzamento e di decoro del quadrante davanti alle scuole, che si estende poi fino alla stazione FR3 di Montemario. – è la replica dell’Assessora municipale all’Ambiente e ai Rifiuti, Stefania Portaro, interpellata sulla questione – Da quando il Municipio XIV ha istituito la zona scolastica, che è un’area pedonale, all’interno del parcheggio dinnanzi alle scuole, c’è maggior sicurezza per il transito dei piccoli e delle famiglie e l’area ha acquistato un maggior decoro.”.
Ma ai margini della zona scolastica i rifiuti abbandonati ed il tappeto di fogliame secco che riveste l’asfalto nelle giornate autunnali, balzano agli occhi di tutti. “Prima del nostro arrivo in Municipio le aree della stazione Montemario e delle scuole erano molto degradate.– spiega l’esponente PD – All’inizio del nostro mandato c’è stato l’intervento maggiormente decisivo per apportare il decoro a quelle aree. Così con l’inaugurazione della zona scolastica ci sono stati interventi di spazzamento e di decoro. Ora stiamo cercando di incrementare gli interventi di cura e di spazzamento dell’area stradale in questione, così come dinnanzi agli ospedali ed alle scuole di tutto il territorio municipale.
Proprio la suddetta area pedonale è finita nel mirino delle proteste, approdate pure sui social: delimitata da fioriere e da archetti dissuasori parapedonali per impedire la sosta delle auto, che però non precludono l’accesso ad alcuni incivili centauri che vi parcheggiano scooter e moto, incuranti dei bambini che scorazzano liberamente fra le rampe e la zona scolastica.
Questa appunto è stata instaurata per evitare a bambini e ragazzi uno slalom tra le automobili, che finivano per essere parcheggiate fin davanti al cancello della scuola, per permetter loro di accedere alle scuole e per proteggere la loro incolumità quando giocano all’uscita dalle stesse.
“L’area davanti alla scuola Bellingeri (lato parcheggio stazione Monte Mario) è stata chiusa alle macchine per far giocare i bambini prima e dopo la scuola, non per far entrare e parcheggiare i motorini.- si legge in un post sui social di Gabriele Romano – Stamattina ho visto una bambina dell’asilo dire ad un signore appena entrato col motorino acceso nell’area, che lì non poteva stare perché la sua mamma sennò non l’avrebbe fatta giocare (spero che quel signore si sia almeno vergognato). Purtroppo è una scena ricorrente, motorini accesi che entrano in quell’area dove ci sono bambini che corrono. Amara ironia è che anche questi sul motorino sono genitori…”. C’è chi commenta: “Eppure non è così difficile capire che una zona pedonale è interdetta ai motorini. Mi chiedo se a loro vada bene che i loro figli e figlie camminino e corrano circondati dai mezzi a motore”.
Categorico il giudizio dell’Assessora Portaro: “La zona scolastica è stata istituita per garantire il transito in sicurezza dei pedoni, dunque è un’area pedonale ed il segnale di divieto di sosta interdice l’accesso ai veicoli, anche a due ruote.”.