Da lunedì i funerali torneranno ad essere celebrati come di consueto, ma con le regole rigide stabilite dal Comitato scientifico per evitare la diffusione del virus.
Il Comune di Roma si impegnerà nell’aiuto alle parrocchie, fornendo il servizio di sanificazione dei locali in cui si svolgeranno le celebrazioni funebri.
Allo stesso tempo un ulteriore aiuto arriva dal Vicariato, che metterà a disposizione delle 337 parrocchie del territorio romano, i termo scanner che verranno utilizzati per misurare la temperatura ai fedeli.
Ai funerali saranno ammessi solo i parenti stretti, comunque un numero di congiunti che non superi le 15 persone, ciascun parroco dovrà individuare un addetto alla sicurezza che si occupi di misurare la temperatura corporea ai familiari del defunto (anche per le celebrazioni all’aperto) e l’accesso sarà vietato come per uffici e altre attività, a chi dovesse avere una temperatura superiore ai 37,5 gradi. Quanto alla sanificazione della chiesa, nei giorni scorsi il Viminale ha precisato che “dovrà avvenire regolarmente mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica”. Finita la celebrazione è obbligatorio aprire tutte le finestre e le porte per il ricambio dell’aria.
Nella lettera ai parroci di monsignor Pierangelo Pedretti, Segretario Generale della diocesi di Roma, si legge:
“Roma Capitale, in collaborazione con altri Enti e Istituzioni statali, d’intesa con il Vicariato di Roma, ha confermato la disponibilità a sanificare i luoghi cittadini di probabile aggregazione, nonché le aree antistanti i luoghi di culto. Per quanto riguarda la sanificazione degli spazi interni, il Comune ci ha assicurato che contatterà direttamente i parroci per un intervento una tantum. Inoltre, abbiamo prenotato un termometro digitale per ogni parrocchia che vi sarà offerto e recapitato al più presto tramite i Prefetti, non appena lo riceveremo”.