Inizia a pesare sul bilancio del Campidoglio i soldi non riscossi dai mancati pagamenti della Tari; almeno tre imprese su dieci nel territorio romano, siano esse bar, ristoranti o negozi di qualsiasi genere, evadono le tasse, con bollettini evasi ripetutamente.
L’ammissione arriva direttamente dalla Confartigianato, che ha recentemente elaborato uno studio proprio sulla Tari. Secondo le imprese, piegate da tariffe molto alte, l’evasione è diventata una forma a loro dire di «autodifesa». L’amministrazione comunale chiede per i servizi Ama delle cifre notevolmente alte rispetto alla qualità di quello che viene offerto ai commercianti.
Solo nel 2019 Ama ha dovuto fronteggiare oltre 62 mila reclami, ovvero circa 200 al giorno e dalle verifiche sono poi venute fuori diverse inadempienze da parte delle ditte incaricare della raccolta con sanzioni che hanno superato un milione di euro.
Di sicuro questa non può rappresentare una giustificazione, ma è altrettanto vero che una parte delle imprese ha iniziato a non pagare più la Tari o a farlo in ritardo, portando l’evasione a circa il 30%.