Ricandidatura Raggi: “Non ho ancora sciolto la riserva. CasaPound? Gli sgomberi spettano alla Prefettura”

La sindaca Raggi ha rilasciato un’intervista a La7 in cui ha toccato diversi temi, a partire dalla sua ricandidatura al Campidoglio.

“Se ieri ho incontrato Beppe Grillo a Roma per parlare della mia ricandidatura? No, non c’è stato un incontro. Io e Beppe ci sentiamo spesso ma non parliamo di questo. C’è un Paese che s’è ben comportato ma è in ginocchio.
Non mi sono espressa, non ho sciolto la riserva, molti cittadini me l’hanno chiesto ma questo è il momento della responsabilità. Siamo ancora in piena crisi economica e sociale. Ora bisogna lavorare a testa bassa, le poltrone non sono un argomento da toccare adesso. Un voto a me stessa? I voti li danno i cittadini ala fine del mandato. Io continuo a lavorare e fare provvedimenti per la città”.

Sull’appoggio del Partito Democratico:
“Domanda in questo momento non ha alcun senso di realtà. Sul Pd voglio fare una riflessione a Roma immaginiamo che il Pd sia un partito di sinistra ma su Atac hanno votato un referendum per la privatizzazione, io l’ho trovata sull’orlo del fallimento e la sto risanando con il concordato preventivo in continuità. Viene da chiedersi: ma il Pd è di sinistra o cosa?”.

Sugli sgomberi infine:
“Il centrodestra fa una sorta di mistificazione, sanno benissimo che gli sgomberi li fa la Prefettura e li ordina la Procura, su Casapound io ho evidenziato che lì dentro c’era un’occupazione illegale e il demanio ha preso a cuore la questione e il Comune darà assistenza alle fragilità presenti, la destra mischia le mele con le pere”.

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