Lazio, Tudor: “Ora non c’è più margine di errore”

L’allenatore della squadra biancoceleste ha presentato la prossima gara di campionato di domani sera allo stadio Olimpico contro il Verona

La Lazio nella semifinale di Coppa Italia disputata martedì scorso, nonostante l’ottima prova fornita contro la Juventus e la vittoria per 2-1 con la doppietta del Taty Castellanos, non ha ribaltato lo 0-2 subito a Torino e non è riuscita così a guadagnare il passaggio alla finalissima della manifestazione. La concentrazione torna al campionato dove 4 vittorie nelle ultime 5 partite hanno rilanciato le ambizioni europee della squadra di mister Tudor che, nella conferenza stampa alla vigilia della partita, ha presentato le insidie della gara di domani sera contro il Verona.

L’allenatore della Lazio Igor Tudor – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

Vietato sbagliare

L’allenatore della Lazio è convinto che dopo gli ultimi risultati per la Lazio non è più possibile sbagliare nella rincorsa a un posto in Europa nella prossima stagione.

“Abbiamo un giorno di allenamento per preparare una gara super importante, è la gara più difficile perché chiude un ciclo di tante partite in pochi giorni. Non possiamo sbagliare, tutti i punti sono importanti e domani bisogna fare punti”.

Cosa si aspetta domani dall’Hellas? 

“E’ tosta e sul pezzo, come si dice in Italia. Domani sarà super difficile. Per la loro posizione in classifica è importante, in Italia poi le partite sono tutte difficili. Mentre Verona è stata una tappa importante per me, come le altre che ho vissuto nella mia carriera. In questo lavoro si cresce step by step, ho iniziato ad allenare tredici anni fa e sono cresciuto in ogni mia avventura, fin dall’inizio agli allievi dell’Hajduk Spalato”.

Le difficoltà del momento

“Non c’è una difficoltà maggiore, ma è sempre nel poco tempo, nei pochi allenamenti e nella poca conoscenza della squadra. Niente di particolare. Dall’altra parte il bello era la disposizione dei giocatori, trovati tutti molto disponibili a non sbagliare niente. Questo mese, l’ho detto un paio di volte, non si è sbagliato un allenamento ed è la cosa più bella”

Cosa resta della partita contro la Juventus

“Più ti alleni e meglio è per la squadra. Io non rinuncerei a niente di questo mese qua, anche le gare precedenti sono state fatte nel modo giusto. Non posso dire che è stata fatta ora una partitona. Contro la Juve, se mi chiede qual è meglio, io le dico la vittoria perchè preparata in 5 o 6 allenamenti. Quella era molto più difficile. Fare paragoni è sempre difficile, ma l’importante è la strada che si traccia da tutti i punti di vista. Ci sono di mezzo soprattutto la mentalità, per cui ci vuole più tempo ma che va martellata tutti i giorni. Dagli allenamenti ai comportamenti in gara, per me è ancora più importante. Ci sono sempre dei rimpianti, ma non sono d’accordo sul discorso che riguarda quale delle due semifinali abbiamo interpretato meglio. Io ho rimpianto anche dell’allenamento di ieri, è sempre giusto fare critica e autocritica. Sono consapevole di tutti gli errori fatti in questo mese, mi aiuta a migliorare capire dove si è sbagliato. È come il generale in guerra, bisogna sempre fare un’analisi e capire quello che è successo. Ci sono tante cose che incidono sul rendimento e sul risultato, la chiave è il tempo che utilizziamo per crescere”

La Roma ieri ha vinto tutto diventa più difficile

“Non ho visto la Roma ieri. Dico solo che ora tutti i punti sono importanti, ma sugli altri non possiamo influire. E’ inutile pensare agli altri, perdendo energie.  Le energie vanno spese per la nostra squadra e le nostre partite”.

Castellanos doppietta alla Juventus – Romacityrumors.it –

 

Il momento di Castellanos e Immobile

“Possono anche giocare insieme in un piccolo momento della partita dove bisogna recuperare il risultato. A volte più giocatori che hanno gol nelle gambe aiutano a segnare, ma a volte mettere tutti gli attaccanti non significa essere più pericoloso. Magari se non hai lavorato a questa soluzione non riesci a essere pericoloso”.

Situazione infortunati

“Chi ha detto che Felipe Anderson manca? Vediamo oggi, però… Non è un problema di muscoli, ha preso un pestone. Ieri ha corso con le scarpe da ginnastica. Per noi è fondamentale, faremo il possibile per farlo giocare. Pellegrini si allena bene, è stato fuori per un periodo di infortunio. Altri hanno fatto bene mentre lui non c’era. Potrebbe giocare, potrebbe non giocare come tutti gli altri. Zaccagni può fare l’ala larga. Come quinto si e no, per me se fa un sacrificio lo può fare. Può giocare anche dietro la punta vicino la porta. Ci è mancato tanto, è fondamentale e il suo passato alla Lazio lo dimostra. Sono contento che sia tornato, è un giocatore che ci rafforza ancora. Ha fatto 2 o 3 allenamenti con noi. Non parte dall’inizio ma sarà in panchina”

Una nuova mentalità

“!Ognuno vede la mentalità in maniera diversa, per me la mentalità fa parte di una cosa che è ancora più importante e parliamo dei valori. Valori che un allenatore vuole trasmettere, a questo si aggiungono aggressività, cattiveria e voglia di fare sempre qualcosa in più. Questi valori sono importanti non solo nel calcio ma in tutti gli sport. I calciatori sono prima di tutto uomini”

Crede ancora nell’obiettivo Champions?

“Non ho posto obiettivi di classifica e non lo ha fatto neanche la società. L’obiettivo è quello di far bene tutte le partite. Di solito ci sono delle differenze importanti tra le squadre, ma nel finale di stagione si annulla la differenza. Non so se è più facile affrontare il Verona che deve salvarsi o una squadra che lotta per l’Europa. Dobbiamo essere bravi noi a non sbagliare nulla”

Troppi infortunati da cosa può dipendere

“I dati vanno interpretati sempre in maniera migliore. Anche i dati fisici. C’è volume, ci sono le velocità e i duelli nel calcio, oltre all’approccio mentale. Tutte le squadre hanno diversità in queste cose qua. Nel nostro calcio c’è più duello e magari un po’ più di intensità. Il volume è importante perchè copri il campo. Non vuol dire però che una cosa è meglio di un’altra, ma ci sono diversità di approccio dal punto di vista fisico”.

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