Un uomo di spettacolo professionale e impeccabile ma soprattutto una persona generosa e sensibile. Così è stato ricordato Fabrizio Frizzi durante i funerali celebrati alla Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo a Roma.
“Fabrizio ora raccoglie quello che ha seminato”, ha detto il cappellano della Rai, don Walter Insero, durante l’omelia.
Era noto, ma è emerso con più forza in questi giorni, l’impegno sociale del conduttore televisivo, la sua spiccata empatia per i sofferenti che l’aveva portato a diventare donatore di midollo osseo. Erano anche attività come queste che lo hanno reso non un “personaggio” ma una “persona”, ha commentato ancora don Insero.
Quando donava il midollo o andava al Bambin Gesù, “non lo faceva sapere ai giornalisti”, ha sottolineato don Insero. Oltre alla pluriennale conduzione di Telethon, Frizzi era stato anche volontario e, dal 2001, testimonial per l’Unitalsi.
Proprio con l’Unitalsi, Frizzi si era recato più volte in pellegrinaggio a Lourdes, tenendo anche delle dirette dalla basilica sotterranea di San Pio X. Presso il santuario pirenaico, il conduttore aveva consolidato la sua devozione mariana che fu di grande aiuto, per lui e per la moglie, al momento della nascita di Stella, nel 2013, al termine di una gravidanza difficile. La fede l’aveva però ritrovata grazie a Santa Gemma Galgani: un giorno, guardando il volto puro e armonioso della mistica lucchese, ne era rimasto conquistato.
“Credo che Fabrizio dall’alto con il suo sorriso ci guardi e ci accompagni”, ha detto il cappellano Rai a conclusione delle esequie.
Luca Marcolivio
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